Bussi sul Tirino. “Sulla vicenda di Bussi è ora che finisca il palleggio delle responsabilità che ha tenuto bloccato per troppi anni i 50 milioni destinati alla bonifica e alla reindustrializzazione del sito. Il sottosegretario Morassut, nel promettere che i fondi ‘rimarranno’ in Abruzzo, è costretto ad ammettere che al momento sono stati restituiti al Mef”, lo dichiara il presidente della Regione Abruzzo Marco Marislio.
“Vogliamo sperare che il sottosegretario riesca nel suo obiettivo. Intanto è chiaro che si corre il forte rischio che il Mef, assetato di ‘coperture’ per affrontare la crisi economica in corso, si tenga a lungo fondi che non hanno una spendibilità immediata, visto che il Ministero non ha un solo progetto cantierabile. E comunque, il Ministero trasferisca i 50 milioni al suo legittimo destinatario che è la Regione Abruzzo, nominando la Regione soggetto attuatore per avviare la bonifica senza più ritardi. Solo così avremo la certezza che i fondi ‘rimarranno’ in Abruzzo”, conclude Marsilio.
“Il presidente della Regione Abruzzo preferisce sollevare il privato Edison riconosciuto responsabile dell’inquinamento nel SIN di Bussi dagli obblighi di legge di eseguire le bonifiche e impiegare in suo luogo 50 milioni di risorse pubbliche? Non posso crederlo”, replica in una nota il Sottosegretario all’Ambiente, Roberto Morassut. “Edison è stato riconosciuto responsabile e deve eseguire le bonifiche come ha già iniziato a fare in via preliminare. Le risorse pubbliche già destinate resteranno, come ho già detto ieri, nel SIN di Bussi. Invito la Regione Abruzzo a indicare presto, d’intesa col Ministero, le priorità di intervento su cui agire per impiegare tali risorse”, conclude.