Vasto. “Per Lino Salvatorelli, Presidente regionale dell’Arci, duecento ragazzi in tutto, coinvolti in quei loro laboratori del Progetto Giovani, questi ultimi pagati fior di quattrini pubblici, in una città che ha superato i quarantamila abitanti, sono un riscontro positivo, un successo, un motivo d’orgoglio? Beh, se questi sono i numeri, c’è da vergognarsi. Cifre, tra l’altro, dette così, senza alcun documento mostrato. Comunque non c’è bisogno delle carte alla mano, perché si sa: quando si sparano i numeri, è usanza gonfiarli.
E se duecento è la quantità pompata, figurarsi qual è quella reale dei ragazzi coinvolti! Ma l’Arci, pur di tenersi ben stretti gli affidamenti da parte del Comune di Vasto, che gli consentono l’ingresso di denaro, cerca di difendere con le unghie e con i denti quelle poche iniziative delle quali nessuno si è mai accorto in città. Duecento ragazzi sono sei classi di un qualsiasi istituto superiore. E questo è tutto? Salvatorelli farebbe bene a tacere, perché se nessuno finora ha percepito le attività dell’Arci pagate con i soldi pubblici, ora, con i suoi vani tentativi di difesa, capisce quanto costa il nulla cosmico, e quanta spesa comportano le associazioni vicine al centrosinistra, pagate con i soldi pubblici.”
È quanto ha replicato Marco Di Michele Marisi, Responsabile di ‘Giovani In Movimento’, il sodalizio dei giovani del centrodestra vastese, a Lino Salvatorelli, Presidente regionale dell’Arci.