“Già negli ultimi giorni di dicembre – commentano i consiglieri M5S Erika Alessandrini, Paolo Sola e Massimo Di Renzo – in Consiglio Comunale avevamo lanciato un campanello d’allarme sui rischi che l’ingolfamento del sistema di prenotazioni di lì a poco avrebbe prodotto, con tempi di attesa lunghissimi per chi, prenotandosi in quei giorni per la somministrazione della propria dose vaccinale, trovava una prima data utile non prima di metà-fine febbraio. Situazione che da lì in poi è andata addirittura peggiorando e che ora, oltre ai disagi delle file interminabili, apre un altro tema ancor più urgente”.
Il riferimento è alle ultime disposizioni del governo nazionale secondo le quali dal 1° febbraio prossimo la validità del green pass scenderà da 9 a 6 mesi, con la conseguenza che chi ha ricevuto la seconda dose di vaccino entro il mese di agosto, da quella data si ritroverà praticamente privo di un certificato verde valido, con tutte le difficoltà del caso.
“Una situazione gravissima davanti alla quale l’amministrazione comunale non può restare inerme – proseguono i consiglieri Alessandrini, Sola
Alla polemica si associa il consigliere regionale Pd Antonio Blasioli: “Oggi il palazzo ex Fater ospita alcune classi del Liceo Marconi e nei prossimi giorni cercheremo di capire se le due attività, all’interno dello stesso edificio, siano tra di loro compatibili. Il Palafiere di Via Tirino ha chiuso i battenti il 30 settembre. E’ possibile che in questi mesi, e specialmente nelle ultime settimane, non si sia stati in grado, non solo di scegliere una sede adeguata, ma neanche di trovare personale disposto alle vaccinazioni che potesse evitare la chiusura durante l’orario del pranzo, nelle ore serali e nei giorni festivi? Ricordiamo che per la Regione Abruzzo sono arrivati 80 milioni di euro per il COVID e ci sono tante disponibilità per partecipare alla campagna vaccinale”.
“Il Comune di Pescara dispone di numerosi fabbricati, si poteva e si doveva agire prima”, conclude Blasioli, “In vista dell’attivazione del nuovo hub, ma già prima che sia pronto, vogliamo fare una proposta per venire incontro a quanti dal 1 febbraio vedranno scadere la validità del Green pass (6 mesi) e hanno prenotazioni successive della terza dose. Si individuino 5 o 6 date certe per open Day di questi soggetti e si eviti un ennesimo problema lavorativo; si pensi altresì, se possibile, anche ad open Day per i ragazzi, considerato che a scuola saranno tra i più esposti e non potranno attendere marzo per vaccinarsi”.