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Rifondazione Comunista attacca la Regione: ‘dopo le rassicurazione nessuna azione per il sociale della Comunista Montana dell’Aquila’

L’Aquila. “A distanza di oltre due mesi dall’incontro in Regione tra i lavoratori delle cooperative sociali, rappresentati dalla Fp Cgil, e l’Assessore alle politiche sociali Marinella Sclocco niente si è mosso per l’individuazione delle risorse economiche per ristabilire i livelli minimi di assistenza sociale nell’ambito amiternino della Comunità Montana montagna dell’Aquila”. Lo ha dichiarato Goffredo Juchich, segretario Comunale Prc L’Aquila, aggiungendo che “purtroppo alle generiche rassicurazioni e agli impegni assunti non sono seguite azioni concrete. Diverse decine di disabili, anziani e minori continuano a ricevere il sostegno assistenziale decurtato del 50% delle ore senza avere nessuna certezza sul futuro. Ovviamente è drammatica la ricaduta sui già poveri salari delle lavoratrici e dei lavoratori che, in alcuni casi lavorano solo per poche ore settimanali senza poter accedere agli ammortizzatori sociali. Non vorremmo che la buona volontà di di chi sostiene con il proprio lavoro la rete di protezione sociale del nostro territorio venga scambiata per una predisposizione al martirio. I servizi sociali vanno mantenuti e non è più rinviabile ripristinare i livelli minimi di assistenza”.
Rifondazione Comunista chiede con urgenza alla Giunta Regionale e al Consiglio di “individuare le risorse economiche per rifinanziare i piani di zona con fondi sufficienti a far ripartire le assistenze domiciliari e scolastiche sospese. E’ decisivo in questa fase di incertezza non smantellare definitivamente i servizi sociali che, è bene ricordarlo sempre, si rivolgono alle categorie più deboli della società. In troppi sono stati abbandonati in questi mesi. Persone verso le quali le risorse non dovrebbero mancare mai e che invece sono le più colpite dalle spietate politiche dei tagli alla spesa”.