Pescara, Ncd vuole le perizie sull’ex Cofa

Pescara. Un’interrogazione, indirizzata al sindaco Alessandrini, per porre una serie di quesiti sul futuro dell’ex Cofa, in abbandono sul lungomare sud di Pescara ormai da tempo.

A presentarla sono i consiglieri comunali di Ncd Guerino Testa, Alfredo Cremonese e Massimo Pastore, sollecitano chiarimenti a Palazzo di città in merito alla demolizione dell’ex mercato ortofrutticolo. “Da anni”, ripercorrono i tre consiglieri, “a Pescara, si parla della demolizione dell’ex mercato ortofrutticolo ai fini della riqualificazione dell’area, assolutamente di pregio e di importanza strategica per il futuro della città, e dopo l’insediamento della attuale giunta regionale è stato attivato l’iter per l’abbattimento dell’esistente. Nei giorni scorsi è stato approvato il progetto definitivo-esecutivo legato alla demolizione dell’ex mercato ortofrutticolo, per un importo complessivo di 930mila euro a carico della Regione stessa, ma fino ad oggi si è fatto riferimento solo alla demolizione e mai in maniera esplicita si è parlato o discusso in maniera specifica del nuovo volto che dovranno acquisire questi luoghi”.

Testa, Pastore e Cremonese non si accontentano delle vaghe promesse di “erigende strutture turistico ricettive”, e nella interrogazione rivolta al sindaco scrivono: “Sarebbe stato opportuno proporre e portare avanti un progetto unico di demolizione e ricostruzione in relazione a questi luoghi”, ma alla luce dell’iter ormai avviato il gruppo Ncd chiede di avere risposte a una serie di interrogativi e cioè: se ci sono perizie tecniche che asseverano l’urgenza della demolizione, se esiste un parere sull’assenza di valore storico della struttura, se è stata predisposta la Via e se si è arrivati all’approvazione, quali sono i tempi degli interventi e di quantificare il periodo che passerà tra demolizione e ricostruzione.
E poi, ancora, se, a seguito dell’abbattimento, l’area sarà totalmente disponibile e, infine, se la somma prevista dalla Regione per l’intervento comprende anche lo smaltimento delle macerie. La risposta del sindaco è attesa in forma scritta e orale.

 

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