D’Intino (Ance) difende Sblocca Italia: ‘in arrivo a L’Aquila più di 6milioni di euro per la ricostruzione’

L’Aquila. “6.2 miliardi arrivano con Sblocca Italia per la Ricostruzione. Appare quanto mai miope, adesso, litigare sulla questione balconi, bollette, verde pubblico… del progetto C.A.S.E. I nostri politici stanno parlando del niente, ben altre sono le valutazioni sulle quali si possono cimentare se vogliono criticare il Decreto, eccole: in quel provvedimento non c’è una parola sulla prevenzione antisismica. La mancanza assoluta di qualsiasi riferimento alla prevenzione antisismica poteva, e può essere ancora, il tema sul quale si possono battere il petto, visto che il 6 aprile è tutto Abruzzese”. Lo ha dichiarato Antonio D’Intino, Consigliere Ance Nazionale e Past President Ance Abruzzo, precisando come “la logica che ha animato il Decreto è quella di sempre: stanziare soldi per correre ai ripari, invece che agire con azioni preventive finalizzate a limitare i danni e, soprattutto, a salvare la vita alla gente. Considerato pure che ‘la salvezza della vita umana’ è l’obiettivo primario posto all’interno dello Statuto della Protezione civile”.

Per D’Intino “una certa pressione è stata creata da parte delle imprese che hanno investito sull’innovazione tecnologica finalizzata alla creazione di sistemi di prevenzione antisismica – e ringrazio i mass media di tutta Italia che ci hanno supportato individualmente – ma la faccenda non è mai arrivata sul tavolo dello Sblocca Italia e i nostri Politici l’hanno ignorata: le imprese non fanno notizia, meglio la cronaca rosa… Che ora si assista a tanto abbassamento del profilo del dibattito – circoscritto com’è alla gestione – manutenzione del progetto C.A.S.E. – mortifica l’intelligenza degli italiani e quella degli imprenditori, che di tasca propria hanno investito e continuano ad investire in sistemi antisismici tecnologicamente avanzati. La Madis Room, la Stanza Antisismica brevettata a livello mondiale, è solo uno degli esempi dell’ingegno e della capacità di investimento delle imprese del nostro Paese, imprese che personalmente sono andato a scovare e a conoscere, senza avere alcun mandato di rappresentanza politica, alcuno stipendio da Parlamentare, alcuna pensione da Ministro… alcuna posizione di rendita. Dunque, da parte dei rappresentanti dell’Abruzzo, se proprio non potevano scegliere un momento migliore per individuare le criticità dello Sblocca Italia, ci si poteva piuttosto aspettare, e a buon diritto, una tirata di orecchie al Governo sulla mancanza di prevenzione all’interno del Decreto”.

Per il consigliere nazionale Ance “in tasca gli Onorevoli hanno almeno due buoni motivi per fare la voce grossa a Roma: il terremoto dell’Aquila è uno di quelli storici: ha spostato l’asse terrestre, quindi, chi più degli abruzzesi può chiedere prevenzione su tutto lo Stivale? L’Abruzzo vanta un brevetto internazionale unico al mondo – la Madis Room – e la paternità è di un loro corregionale (!): non capita tutti i giorni. Potevano bastare questi due motivi per spendersi su Sblocca Italia o dobbiamo definitivamente prendere atto di uno scollamento totale dei nostri rappresentanti con il Territorio?”

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