Pianella. Il consigliere comunale Gianni Filippone, capogruppo di Pianella Vicina, ha inviato un esposto a ministero delle infrastrutture, Prefettura, Anas e Procura di Pescara per segnalare “le irregolarità di procedura e le insufficienti motivazioni tecniche nell’installazione dell’Autovelox sulla statale S.S.81 nel territorio di Pianella”, chiedendo la disinstallazione e il ripristino del limite di velocità a 70km/h.
Nell’esposto, scrive Filippone, “si fa rilevare, innanzitutto, che la riduzione del limite di velocità da 70 km/h a 50 km/h, nel suddetto tratto della strada statale S.S.81, è stata espressamente richiesta all’ANAS dal Responsabile del procedimento del Comune di Pianella senza nessun atto di indirizzo politico della Giunta Comunale e successivamente approvato dall’ANAS, che di conseguenza ha adeguato la segnaletica in quanto proprietario della strada”.
Evidenziate anche le “insufficienti ragioni sostenute nella richiesta di riduzione del limite, che nel tratto di strada interessato, circa 4 km, esistono due attività commerciali cioè un Bar e un Forno a legna distanti 2 km tra di loro e molto lontani dal punto dove è installato l’Autovelox, inoltre l’attività artigianale menzionata dal RUP, cioè l’azienda artigianale di lavorazione Carni, genera un traffico di circa 15 Camion a settimana, i quali si dirigono sempre in direzione Pianella e verso le Autostrade, quindi vanno in direzione opposta al punto dove è installato l’Autovelox, dove in corrispondenza delle suddette attività non sono stati registrati incidenti con automezzi in uscita”.
“Risulta evidente”, aggiunge Filippone, “che nel tratto in oggetto di 4 Km, negli ultimi 5 anni ci sono stati solo 4 incidenti rilevati dai Carabinieri e non è stato rilevato un aumento di traffico e della pericolosità, in quanto le attività artigianali, commerciali, edili e agricole sono le stesse, anzi alcuni titolari risultano che siano andati in pensione”.
Nell’esposto è stata richiamata anche la Circolare del Ministero dell’Interno n° 300-5620 del 21-07-2017, la quale stabilisce che “l’impiego di postazioni fisse di rilevamento per il controllo sistematico della velocità, senza la presenza degli operatori di polizia, è consentita solo nei tratti di strada caratterizzati da elevata sinistrosità”. A tal propostito, conclude il capogruppo di Pianella Vicina, “il caso della S.S. 81 certamente non rientra in quella casistica”.