“Al degrado di marciapiedi e aiuole, come denunciato da più parti nelle settimane precedenti”, afferma, “si sommano le grandi aree private lasciate in abbandono. L’erba e le sterpaglie lambiscono i due metri tanto da superare la recinzione, i canneti sono alti il doppio, una piccola savana in centro urbano a ridosso del mare, una beffa per i residenti, tra zanzare e degrado, senza trascurare la necessità di misure di prevenzione per il rischio incendi a causa delle alte temperature.
“Eppure sul territorio comunale è vigente un’ordinanza sindacale che impone ai proprietari o conduttori di terreni ricadenti nelle aree urbane del territorio di procedere a propria cura e spese al taglio costante della vegetazione incolta”, incalza Di Sante, che conclude: “L’amministrazione diffidi i proprietari delle aree incolte a provvedere allo sfalcio della vegetazione. Se i proprietari delle aree limitrofe a Corso Strasburgo, Via Portogallo, Via Inghilterra e Corso Lussemburgo non agiscono, il comune provveda con azioni in danno agli stessi”.