“Da tempo – ricorda il parlamentare nel documento – si continua a rinviare l’attuazione dell’Accord Phoenix tenendo in attesa i circa 200 lavoratori del polo elettronico aquilano attualmente in mobilità o in cassa integrazione. L’azienda intende insediarsi all’Aquila, con un sito per lo smaltimento dei rifiuti elettronici e ricollocare almeno 120 persone nella prima fase di attività, all’interno degli spazi dell’ex Finmek. Il progetto è stato promosso dalle istituzioni locali, ma è fermo da oltre un anno negli uffici di Invitalia, l’agenzia del ministero dell’Economia che deve erogare i 12 milioni di contributi pubblici richiesti dalla società, a fronte di un investimento complessivo di 35 milioni.
Si deve considerare che sono in scadenza, tra settembre e aprile, gli ammortizzatori sociali che hanno accompagnato la fuoriuscita dei dipendenti della Finmek, della Fida spa e della Intercompel. Per la maggior parte – osserva il deputato – si tratta di lavoratori giovani, che non possono agganciarsi alla pensione e difficilmente potranno essere reinseriti nel circuito lavorativo. I sindacati lamentano forti preoccupazioni per il dilatarsi dei tempi e sperano che si possa giungere a una conclusione positiva di tutto l’iter: questo perchè una volta scaduta la mobilità, spariranno anche gli sgravi fiscali destinati alle aziende che riassumono”.