Pescara. “L’amministrazione comunale deve e può potenziare la raccolta differenziata a Pescara per raggiungere la soglia del 65 per cento stabilita dalla legge”.
Con queste parole Palazzo di Città annuncia la decisione di riannodare le fila di un percorso iniziato dall’amministrazione del sindaco Luciano D’Alfonso, quando fu ipotizzata una rete di 5 riciclerie, ovvero stazioni di servizio per l’ecologia accessibili ai semplici cittadini e alle categorie produttive, finalizzate al deposito temporaneo di materiali già differenziati da destinare al recupero.
Ad oggi delle cinque stazioni ne è in funzione solo una, gestita da Attiva e realizzata con il progetto “Pescara ricicla” e con fondi al 60% regionali e al 40% comunali. La stazione ecologica è in via Flora, ma al momento risulta satura, quindi non può contribuire alla crescita della percentuale di raccolta differenziata della città, ferma al 32%.
Uno scatto in avanti sarà dunque possibile anche grazie alla decisione assunta oggi dalla giunta pescarese, quella cioè di procedere con l’acquisizione di una porzione di terreno situata in via Prati, necessaria alla realizzazione della seconda ricicleria.
Con l’acquisizione di circa 3.200 metri quadri di proprietà dell’ANAS si potrà anche accedere a una parte non ancora utilizzata del finanziamento regionale della legge 52/2000 “Interventi finanziari urgenti per favorire la raccolta differenziata”.