Lo denuncia il gruppo di lavoro GDL ambiente e territorio – M5S L’Aquila, ricordando che “il sindaco aveva emesso, quale atto dovuto, l’Ordinanza contingibile ed urgente n. 70/2014, con la quale di fatto aveva certificato il degrado ambientale nel quale versano alcuni corpi idrici ‘interdicendo rigorosamente fino all’estinzione del fenomeno, qualunque captazione di acqua superficiale per qualunque uso, fino al ripristino della normalità batteriologica, finalizzato alla prevenzione della casistica umana della salmonellosi’. Seppur tale ordinanza sia stata parzialmente revocata con provvedimento n. 74 del 07/07/2014, con il quale è stato consentito l’utilizzo delle sopracitate acque ‘per usi industriali, rigorosamente non alimentare’, il problema non può considerarsi superato. Ancor più sconcertante è l’attuale rimpallo di accuse e di responsabilità su presunti ritardi di comunicazione tra il primo cittadino e le ASL di L’Aquila, emerso nel corso della riunione tenutasi venerdì scorso indetta dal Sindaco con i rappresentanti dei competenti servizi di Asl, Arta, Regione e Provincia,nonché l’assenza di interventi concreti a tutela dell’ambiente, dello stato di salute pubblica e dei produttori agricoli locali, che nel periodo estivo non possono astenersi dall’irrigare le proprie colture”.
Il gruppo di lavoro GDL ambiente e territorio – M5S L’Aquila “sollecita tutte le amministrazioni interessate a vario titolo per prevenire il ripetersi di tali problematiche e giungere a definitiva risoluzione, preannunciando nelle prossime settimane iniziative tese a salvaguardare e valorizzare il patrimonio ambientale”.