“Le considerazioni che ci hanno spinti a questa proposta – spiega Andrea Di Ciano del Meetup Teate 5 Stelle – muovono dalla consapevolezza che il fenomeno del gioco d’azzardo sta assumendo una dimensione sempre più vasta, interessando anche le fasce economicamente più deboli della popolazione, portando a volte i giocatori e le loro famiglie verso derive sociali preoccupanti. Già altri Comuni, infatti, hanno posto di limiti all’apertura di nuove sale da gioco, regolamentando anche la loro collocazione, in modo da prevedere una distanza minima (es. 300 metri) da istituti scolastici, impianti sportivi, centri giovanili, strutture operanti in ambito sanitario o socio assistenziale, (Legge Regionale 29.10.2013, n. 40)”.
“Non si tratta dunque certo di proibire il gioco – aggiunge Di Ciano – ma di tutelare i giocatori affinché non restino vittime della chimera delle grosse vincite.
Per questo il Comune deve intervenire Inserendo i seguenti punti: ad istituire un osservatorio comunale, all’interno delle commissione consiliari esistenti, per monitorare il fenomeno della LUDOPATIA nel nostro territorio comunale; a prevedere, per i locali che decideranno di rinunciare volontariamente ad ospitare al loro interno le slot machine, una sorta di bollino di qualità, una certificazione di “locale libero da slot machine”; ad aderire come Comune di Chieti al “Manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo” promosso da Terre di Mezzo e Legautonomie; a porre in essere interventi di prevenzione dal rischio della dipendenza dal gioco patologico, mediante iniziative di sensibilizzazione, educazione ed informazione anche nelle scuole. Quanto alle sanzioni, si propone che il Comune si impegni ad applicare rigorosamente quanto previsto dalla legge, monitorando la non conformità dei locali, fino ad applicare la misura della revoca della licenza nel caso in cui nel locale venga trovato un minorenne intento al gioco”.