Covid: Marsilio a Penne e Farindola per ospedale e Zone Rosse

Il Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio ha visitato questa mattina le ex zone rosse di Penne e Farindola. Entrambi i Comuni, durante l’emergenza sanitaria, hanno subito le restrizioni per 26 giorni consecutivi al fine di evitare la diffusione del virus sul territorio pescarese.

Il Presidente Marsilio ha incontrato i sindaci Mario Semproni (Penne) e Ilario Lacchetta (Farindola). In occasione dell’incontro avvenuto nel municipio di Penne – il Comune abruzzese più grande dichiarato zona rossa – oltre a Marsilio, erano presenti l’assessore alla sanità Nicoletta Verì, il Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri e i consiglieri regionali Vincenzo D’Incecco, Guerino Testa e Luca De Renzis. A Penne si è parlato soprattutto di sanità.

«Dopo anni di attesa abbiamo sbloccato i fondi per il presidio ospedaliero San Massimo rimasti chiusi nei cassetti dei ministeri – ha esordito il Presidente Marco Marsilio -. I fondi serviranno a ristrutturare l’edificio, a migliorare sismicamente la struttura ospedaliera e per acquistare le nuove apparecchiature per la diagnostica. Nei prossimi giorni firmeremo la convenzione con il Ministero della Sanità per l’erogazione del finanziamento di circa 12 milioni di euro. Aggiungo, inoltre, che la sanità abruzzese ha ottenuto la certificazione dal Tavolo di monitoraggio, proprio ieri, dopo aver raggiunto l’equilibrio finanziario dei conti 2019 della sanità regionale e centrato gli obiettivi fissati per l’anno 2018, certificazioni – ha osservato ancora Marsilio – che consentiranno di ottenere le premialità che saranno utilizzate esclusivamente per il potenziamento della nostra rete ospedaliera come nel caso del presidio ospedaliero di Penne».

Marsilio, si è soffermato, poi, sulla gestione dei ristori relativa alle ex zone rosse abruzzesi, escluse dal Decreto “Rilancio”. «Il Governo nazionale non ha inserito, nell’ultimo decreto, i fondi per i Comuni dichiarati zone rosse – ha aggiunto Marsilio – e pertanto abbiamo dovuto supplire noi con interventi mirati e misure specifiche per il tessuto produttivo, nonostante le difficoltà finanziarie delle Regioni dovute alla contrazione delle entrate. Nelle nostre due leggi regionali, l’ultima delle quali approvata pochi giorni fa, abbiamo previsto un contributo a fondo perduto per le imprese delle ex zone rosse, cumulabile con altre misure, e soprattutto un sostegno economico a favore dei Comuni per le spese legate all’emergenza sanitaria. La Regione sta facendo la sua parte – ha concluso – e spero che il Governo nazionale dia anche il suo contributo per questi territorio feriti».

 

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