L’Aquila. Sospendere il bando di gara d’appalto e ridiscutere il piano di sviluppo del Centro Turistico Gran Sasso. È quanto chiede all’Amministrazione Comunale aquilana il Coordinamento EmergenzAmbiente Abruzzo 2014, che torna a proporre un piano di sviluppo ecologico delle aree montane nel pieno rispetto dell’ambiente naturale.
“L’Amministrazione Comunale dell’Aquila” spiega il Coordinamento in una nota “vuole far passare sotto silenzio il primo dei progetti attuativi del piano industriale del Gran Sasso, quello relativo alla realizzazione della nuova seggiovia Campo Imperatore-Osservatorio, messo a gara d’appalto senza prima presentare il progetto e senza neppure acquisire i necessari Studi di Incidenza e Impatto Ambientale. Neppure l’Ente del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, l’acquisizione del cui parere è obbligatoria, è stato messo a conoscenza dell’ipotesi progettuale. Così come l’Ufficio del Corpo Forestale dello Stato dell’Aquila, responsabile della Stazione di ricerca del Gran Sasso della Rete di Ricerca Ecologica a Lungo Termine LTER Italia”.
Sia chiaro: la vecchia seggiovia va smantellata anche per il Coordinamento, ma la nuova dovrà essere realizzata sullo stesso tracciato. Dubbi, dunque, sulla legittimità del bando. E non è escluso un ricorso, da parte degli ambientalisti, alla Autorità Giudiziaria. La gara d’appalto, a loro parere, va sospesa ed il piano va discusso pubblicamente.
Da qui l’invito rivolto direttamente a coloro che si candidano a governare la Regione, chiamati ad assumere precisi impegni in un’Assemblea che si terrà il14 maggio, alle ore 18, nella sala della Circoscrizione “Portanuova” a Pescara.
PRECISAZIONI DI RIFONDAZIONE COMUNISTA SU POLEMICHE DI PROGETTI SVILUPPO GRAN SASSO
“In merito alle polemiche di questi giorni sul convegno svolto a Campo Imperatore promosso dal cartello Emergenza ambiente Abruzzo 2014 occorre innanzitutto smentire alcune voci veicolate da recenti interventi sulla stampa di alcune organizzazioni sindacali secondo cui quest’iniziativa sarebbe stata animata da ambientalisti non aquilani, affermazione che denota la doppiezza culturale e la mancanza di informazioni di chi le sostiene”. Spiegano Enrico Perilli, Capogruppo Prc Comune dell’Aquila e Giovanni Cialone, ambientalista, già vicepresidente Parco Gran Sasso – Monti della Laga. “Va reso noto che – spiegano i due – la nuova seggiovia delle fontari prevista dall’atto deliberativo per il rilancio dello sviluppo tuirstico del Gran Sasso non andrà a sotstituire la precendete, ma occuperà una nuova posizione, sorvolando orto botanico e strada di accesso all’abergo, con vari ordini di problemi: di sicurezza per utenti e operatori della motagna, come il crollo di valanghe ecc; paesaggistici e ambientali per l’impatto sulla vegetazione. Infine urbanistici: ancora nessuno ha chiarito se quell’area ricada o meno all’interno del piano d’area. In caso negativo sarebbe necessaria una variante al piano paesistico regionale i cui tempi sono lunghissimi. Non ci si rende conto che, al di là del numero delle piste e degli impianti che si andranno a creare, i giorni di apertura ed utilizzo sono molto limitati, non superando di norma i 40. E’ invece necessario pensare un modello turistico sull’arco dei 365 giorni. Numerose proposte potrebbero essere avanzate, ad esempio, per quanto riguarda il turismo legato all’escursionismo, si potrebbero recuperare tutti i rifugi esistenti sul massiccio e collegarli con una rete di sentieri, si potrebbero riforestare ampie zone del parco prevedendo l’utilizzo di fondi per le varie cooperative che svolgono questo lavoro. La verità – conclude Perilli e Cialone – è che il PD e il centrodestra da anni si impiccano al pensiero unico dello sci senza avere una visione d’insieme che allo sci aggiunga anche altro”.