Chieti. “Giustizia Sociale chiede scusa ai tantissimi cittadini interessati che continuano a chiedere l’iscrizione al 1° Corso gratuito d’inglese – aperto a tutti di qualsiasi età – ma la direzione del partito ha deciso, con enorme dispiacere, di chiudere anticipatamente le adesioni avendo raggiunto, in poco meno di 20 giorni dalla presentazione dell’iniziativa, il tetto massimo delle 350 sottoscrizioni”.
Così in una nota il segretario politico di Giustizia Sociale, Bruno Di Paolo, che aggiunge: “Un successo straordinario che da un lato ci inorgoglisce perché conferma la bontà e la qualità dell’iniziativa, ma che allo stesso tempo ha creato delle enormi difficoltà organizzative, soprattutto dal punto di vista logistico, in considerazione del fatto che la capacità dell’Aula Magna dell’Istituto Tecnico Industriale ‘Luigi di Savoia’ di Chieti, sede designata ad ospitare il Corso, è al massimo di 350 posti. Un risultato che conferma, consolida e rafforza la nostra convinzione della necessità da parte delle Istituzioni di investire e proporre la ‘Cultura’ non solo come fonte di patrimonio di conoscenza individuale, ma anche, e soprattutto, come formazione intellettuale della libertà di pensiero. Siamo sicuri che ora saranno in tanti a chiedersi il perché di questo successo, per noi quasi annunciato in considerazione del fatto che da sempre Giustizia Sociale è sensibile alla fame di conoscenza e partecipazione alla vita sociale e amministrativa da parte dei cittadini.
Dopo aver proposto gratuitamente i due ‘Corsi di base per futuri politici e amministratori pubblici’ che hanno coinvolto in un percorso formativo oltre 250 tra ragazzi e ragazze, con questi ulteriori 350 iscrizioni al ‘1° Corso di base gratuito d’inglese’ Giustizia Sociale, dunque, ha contribuito fattivamente a smuovere, in pochissimi mesi, le coscienze culturali di circa 600 giovani e meno giovani dimostrando ancora una volta con i fatti e non soltanto con le parole il proprio interesse per i cittadini, mettendo a disposizione risorse culturali per tutti, senza nessuna esclusione, e ponendosi al servizio della collettività a titolo del tutto ‘gratuito’. L’ennesima dimostrazione che non è affatto vero che i partiti sono tutti uguali, come si sente dire spesso, ma che c’è anche chi ancora crede che prestare attenzione ai bisogni dei cittadini e impegnarsi per migliorare il livello di conoscenze della cittadinanza sia la strada migliore per elevare la nostra società.
Vogliamo comunque rassicurare tutti gli interessati che non troveranno posto in questo 1° Corso che sicuramente a breve riproporremo un altro ciclo di lezioni così da cercare di soddisfare tutte le richieste”.