Avezzano. Anche i gruppi 5 Stelle della Marsica (Avezzano, Celano e Pescina) hanno preso parte all’incontro, tenutosi ad Avezzano il 29 gennaio scorso, e individuato dagli organizzatori come momento di discussione e riflessione democratica sul disegno di legge elettorale elaborato da Matteo Renzi e Silvio Berlusconi.
“Dopo aver ascoltato i politici intervenuti” si legge in una nota “la nostra valutazione non può che essere negativa. Ancora una volta, la ‘politica’ ha dato prova di saper parlare solo a se stessa. Tale, infatti, è la distanza dalla realtà e dai cittadini, che abbiamo potuto riscontrare su un tema così importante come la legge elettorale. Probabilmente, si deve anche a questo la scarsa partecipazione all’incontro da parte della società civile. Inoltre, ciò che ci ha colpito è stata l’assenza di dibattito, sia fra gli stessi Consiglieri intervenuti, sia per le possibilità d’intervento concesse alla platea. Per poter fare, dalla platea, le uniche domande rivolte ai politici presenti, i membri dei gruppi 5 Stelle hanno dovuto imporsi, chiedendo di non terminare il dibattito“.
Ed i quesiti posti hanno riguardato, nello specifico, la democraticità del sistema delle soglie di sbarramento, così come elaborato da Renzi-Berlusconi e l’effettiva alternanza fra il sistema delle preferenze e quello del “listino bloccato”.
“Ci dispiace dover costatare come il consigliere Di Pangrazio abbia evitato qualsiasi confronto” aggiungono i 5 Stelle marsicani “abbandonando la sala proprio nel momento in cui abbiamo riportato le nostre domande. Sarebbe stato molto interessante conoscere la sua posizione, da esponente locale del PD, sulle questioni sollevate. Il consigliere Milano non ha dato una risposta chiara sui temi sollevati. Tergiversando, dal nostro punto di vista, dietro gli aspetti e la funzionalità tecnica delle soglie di sbarramento e del sistema maggioritario. Inequivocabilmente, invece, i consiglieri Alfonsi e Ricciuti hanno ritenuto non distorsivo il sistema delineato da Renzi e Berlusconi riguardo le soglie di sbarramento, e necessario il listino bloccato. I due Consiglieri si sono detti d’accordo nel ritenere prioritaria la ‘governabilità’, a scapito della necessità che l’elettore possa effettivamente scegliere il proprio rappresentante. Non concordiamo assolutamente con una simile valutazione, che sacrifica la Sovranità Popolare costituzionalmente sancita in favore dei Cittadini, al fine di salvaguardare ciò che viene indicato come ‘governabilità’. Il Cittadino ha il diritto inviolabile di scegliere i propri rappresentanti, e tale diritto non può essere esercitato da nessun altro, specie dalle segreterie di partito. Sia che si tratti del singolo rappresentante, sia che si tratti della forza politica chiamata a formare il nuovo Governo. Infine, siamo dispiaciuti che il Segretario Fim-Cisl, Antonello Tangredi, presente come relatore insieme ai politici, abbia abbandonato la sala poco dopo il suo intervento. Il Segretario, andando completamente fuori tema, ha individuato quale problema del mondo del lavoro la mancanza di ammortizzatori sociali, al punto da ritenere corretta un’imposta come l’Imu”.