Pescara. Il sindaco Albore Mascia schiva un’inchiesta ma rimane coinvolta in un’altra per lo stesso reato: archiviato l’abuso d’ufficio per la Città dello Sport, arriva l’indagine per gli incarichi senza bando pubblico.
La procura di Pescara ha presentato richiesta di archiviazione dell’inchiesta a carico del sindaco Luigi Albore Mascia relativa alle spese per il titolo di Città europea dello Sport 2012. Il primo cittadino è indagato in qualità di presidente del Comitato promotore per abuso d’ufficio e falso, a seguito degli esposti presentati dai consiglieri comunali Adelchi Sulpizio (Idv) e Massimiliano Pignoli (Fli), riguardanti la presunta irregolarità della consulenza da circa 30 mila euro assegnata alla professionista Barbara Briolini. Ora spetterà al gip decidere se archiviare o meno la vicenda giudiziaria, ma intanto se ne apre immediatamente un’altra per il primo cittadino.
Sempre di abuso d’ufficio lo accusa il pm Valentina D’Agostino, sempre per alcune consulenze per cui non sarebbero stati espletati avvisi e bandi pubblici. Stavolta gli esposti sono dei consiglieri Del Vecchio (Pd) e Di Nisio, in forza all’Idv all’epoca della presentazione, ossia gennaio 2012. Il regolare iter giudiziario ha portato il magistrato a raccogliere il fascicolo arrivato alla sua scrivania, a iscrivere Mascia nel registro degli indagati e a convocarlo in procura per ascoltarlo. Abuso sarebbe in quanto alcuni incarichi contestati, fin da subito ribattezzate “le spese d’oro di Mascia”, non avrebbero potuto essere assegnati direttamente. Per il sindaco il regolamento comunale, redatto dalla precedente amministrazio D’Alfonso, non prevede avviso pubblico, quindi l’ abuso non sarebbe stato consumato. Sotto accusa le consulenze affidate alla società Geoalp per questioni ambientali e all’urbanista Salvatore Colletti. Sul caso aveva già risposto in Consiglio comunale l’assessore AntonellI: “Il contratto con la Geoalp non è una consulenza, ma un incarico con società con stabile organizzazione che non rientra nel tetto di spesa citato da Del Vecchio”, che in’Aula aveva portato un’interrogazione, “mentre il contratto con Colletti è un incarico di progettazione per alcuni piani di zona ai sensi del codice dei contratti”.