Chieti. “Quando un opera pubblica viene avviata nel vastese è sempre un evento ed un annuncio importante. Lo è soprattutto quando riguarda qualcosa già previsto e finanziato che non appartiene a chi cerca d’intestarsene i meriti”.
Così in una nota il capogruppo del Pd in Consiglio Provinciale a Chieti, Camillo D’Amico, che aggiunge: “E’ così per il V lotto della fondovalle Treste i cui lavori iniziano in questi giorni. Per amore di chiarezza e di verità è utile ricordare che l’opera è stata finanziata nell’ambito del piano triennale delle opere pubbliche regionali 2008/2010 con il centrosinistra che guidava la provincia di Chieti con Tommaso Coletti presidente. Il centrosinistra la considerò un opera strategica per la viabilità del territorio tanto da concertare l’impiego della somma disponibile, circa 3.000.000 euro, in una forma completamente diversa da come il centrodestra ha deciso, unilateralmente, di fare. Il centrosinistra lo concertò e condivise con i sindaci e gli amministratori dell’interno del vastese di ogni coloritura politica. Quella impostazione rispondeva alla necessità di velocizzare i collegamenti tra l’area interna con quella costiera. L’appalto dei lavori poteva essere fatto già nel 2010 se non ci fosse stata la volontà di soddisfare la necessità politica del sindaco di San Buono di cambiare il progetto in itinere. Questo fatto ha comportato due fattori: il ritardo dell’avvio dei lavori con un aggravio dei costi relativi alla progettazione ed andare contro la volontà precedente espressa dal territorio che paga un ulteriore dazio all’inerzia del governo di centrodestra che guida la provincia di Chieti. Il sindaco di San Buono è così fedele alla sua coalizione tanto che è stato soddisfatto in ogni sua richiesta e rimarrà famoso negli annali storici del territorio perché, per l’egoismo e l’opprtunismo politico che lo contraddistingue, ha reso possibile innaugurare una piazza finanziata dalla provincia di Chieti, con il centrosinistra che lo guidava, due volte! Probabilmente, da quelle parti, la fedele e cieca militanza paga anche se il tutto avviene a dispetto degli interessi generali del territorio”.