Così in una nota il segretario politico di Giustizia Sociale, Bruno Di Paolo, che aggiunge: “Se addirittura il 30% dei cittadini non hanno pagato la bolletta dell’acqua e ben il 28% sono risultati inadempienti al saldo della Tarsu, resta difficile pensare che tali mancanze siano solo frutto di spicciole furberie; al contrario devono essere analizzate come campanello d’allarme di un impoverimento generale della città che genera sempre più la cosiddetta ‘morosità incolpevole’. Un’analisi che trova conforto nel gettito Imu che ha evidenziato una morosità di appena il 5%, a dimostrazione che chi ha potuto, seppur con tanti sacrifici, si è messo in regola. Allora è evidente che le migliaia di famiglie che non hanno pagato le bollette dell’acqua e della Tarsu sono state nell’effettiva impossibilità di farlo e di ciò l’amministrazione comunale dovrà necessariamente tenerne conto. Anche perché, e non bisogna essere economisti per capirlo, un disoccupato o un cassaintegrato che non è riuscito suo malgrado a pagare l’anno scorso, con l’acuirsi della crisi e con la disoccupazione sempre più galoppante non riuscirà molto probabilmente a farlo neanche quest’anno. E’ chiaro allora che una maggiore sensibilità verso le numerose situazioni di disagio socio-economico avrebbe dovuto muovere il Sindaco a partire da una differente analisi del tessuto sociale cittadino nella redazione delle linee guida per il bilancio. Le modalità non mancano, basterebbe infatti prendere come riferimento quanto fatto da altre amministrazioni comunali dove si è previsto per le famiglie meno abbienti, per i disoccupati e cassintegrati addirittura il congelamento del pagamento delle tasse per l’anno in corso, spalmando il debito in piccole rate annuali e perciò consentendo al Comune di rientrare comunque delle cifre esposte ed ai cittadini di potere respirare. Dalla conferenza stampa congiunta dell’assessore al Bilancio Melideo e del presidente della Commisione Tributi De Lio convocata qualche giorno fa per illustrare le novità in tema di Tares e Imu in base alle linee guida del bilancio di quest’anno sono emersi solo semplici proclami e vaghe ipotetiche misure di esenzioni e riduzioni studiate dall’amministrazione per andare incontro alla comunità teatina senza illustrare con i numeri le agevolazioni e la consistenza dell’aiuto per le famiglie con reddito costituito da pensione minima o indennità di mobilità, per i nuclei familiari con portatori di handicap e per le famiglie numerose con minimo tre figli a carico. Il sindaco Di Primio ha preferito non partecipare alla conferenza stampa nonostante la materia fosse di grande interesse per la cittadinanza.
La sua assenza, grave e certamente non rassicurante per i cittadini, lascia pensare ad un provvedimento ritenuto dall’impatto mediatico particolarmente imbarazzante. E questo la dice lunga!”.