Così in una nota il segretario provinciale di Giustizia Sociale, Angelo Pasquantonio, che aggiunge: “Sono imbufaliti ed esasperati gli addetti al Cup che dopo l’amarezza e la delusione per le promesse non mantenute dalla Direzione dell’Azienda Sanitaria sono determinati a far sentire, in maniera forte, tutta la loro rabbia rivendicando con vigore e determinazione quanto di loro spettanza con riferimento all’articolo 27 del Regolamento Cup Aziendale che prevede per il personale una indennità di cassa per le giornate di effettivo impiego al servizio di prenotazione. Tale indennità, nonostante prevista anche dal Ccnl Comparto Sanità e più volte rassicurata ai dipendenti dal Direttore Generale Zavattaro, non è mai stata corrisposta e ha finito per esasperare, dopo tre anni di fallite aspettative, gli animi degli addetti al servizio del Centro Unico di Prenotazione che in un momento di crisi economica vedrebbero come una boccata d’ossigeno, se non addirittura una vera e propria manna, l’erogazione della somma loro spettante. Ma i problemi che attanagliano il servizio Cup sono tanti e non riguardano solo il personale addetto al servizio e il direttore generale Zavattaro che sembra, agli occhi degli attenti osservatori, rispondere più alle esigenze di natura politica regionale e alle necessità di bilancio che alle reali esigenze dei cittadini-utenti del Servizio Sanitario Nazionale farebbe bene, anziché continuare a fare ‘spallucce’, a prenderne coscienza e mettere in atto tutte le iniziative necessarie alla risoluzione. A cominciare dalla riorganizzazione della gestione delle prenotazioni delle prestazioni sanitarie, passo necessario e non più procrastinabile per poter garantire un controllo efficiente dell’intera offerta sanitaria della Asl 02 Lanciano-Vasto-Chieti. Tutto è nelle mani, anzi nella volontà del dott. Zavattaro. E’ proprio questo il punto”.