Francavilla al Mare. “Il sindaco di Francavilla è alla continua ricerca di motivi che giustificherebbero la demolizione di palazzo Sirena. Nella sua ultima dichiarazione alla stampa illude i cittadini quando afferma che il destino del palazzo non sarebbe stato ancora stabilito”.
Così in una nota il portavoce del Comitato “Risorgi Sirena”, Pierfrancesco Fimiani, che aggiunge: “In realtà, l’obiettivo di abbattere l’edificio più rappresentativo della città è sempre più evidente, come dimostrano il progetto di ristrutturazione già approvato, la copertina del blog del sindaco raffigurante la piazza priva del palazzo storico, il decalogo indicante i motivi per abbattere l’edificio, la bocciatura della mozione presentata dall’opposizione in consiglio comunale per la salvaguardia del Palazzo, fino al video nel quale Luciani sostiene apertamente le ragioni della demolizione. Quindi il sindaco finge di non aver deciso e rimanda ogni decisione all’esito di una perizia che decreterà ciò che tutti sanno, ovvero che la Sirena, come il 95% degli edifici in tutta la Nazione, avrà bisogno di interventi di sicurezza per ridurne la vulnerabilità. Questa perizia, peraltro gravemente tardiva perché arriva dopo che sono già stati spesi circa 40.000 euro per progettazioni parziali, finirà per evidenziare problematiche che riguardano la quasi totalità degli edifici costruiti a Francavilla dopo la guerra, tra cui il Mumi, il Municipio e, soprattutto, le scuole, per le quali ci si chiede se siano state attivate le stesse procedure d’indagine. Non solo: dalla lettura del bando sembrerebbe che le verifiche di vulnerabilità non dovrebbero riguardare l’annessa sala convegni, dando per scontata la perfetta regolarità di questa struttura e l’assenza di pericoli per l’incolumità dei cittadini; questo costituisce ulteriore prova del fatto che tutto appare finalizzato nella direzione che il sindaco auspica da tempo, e cioè abbattere il palazzo storico. Di sicuro il destino della storica Sirena non può giocarsi sul tavolo di un perito: sarebbe oltraggioso verso tutte le persone che nel palazzo hanno riposto sogni e speranze. Per questi motivi, il Comitato non tira ‘sospiri di sollievo’, ma è ancora più preoccupato e convinto che sia necessario un confronto con i cittadini e con tutte le personalità sensibili sull’argomento che in questi mesi hanno già dichiarato ferma e motivata contrarietà al folle progetto di Luciani”.