Villamagna. “Cosa posso dire, come sindaco, ai miei concittadini che vedono chiuse le porte ai loro figli disabili?”.
Sono queste le parole del sindaco di Villamagna Paolo Rosario Nicolò (IdV), che denuncia una situazione definita dallo stesso primo cittadino “sempre più al limite”. Il riferimento è ai continui tagli operati nel settore delle politiche sociali a fronte di trasferimenti di Comuni ridotti ormai al lunicino.
“Una situazione – continua il sindaco – che mette ormai i Comuni, soprattutto quelli più piccoli come il mio, nell’impossibilità di fare investimenti e offrire servizi. A comprimere ancor di più le possibilità di manovra c’è il patto di stabilità, da cui scaturisce il paradosso che anche gli Enti come Villamagna, con bilanci solidi e in avanzo d’amministrazione o con possibilità di fare anticipi di tesoreria, sono impossibilitati a garantire i servizi”.
Il risultato, lamenta Nicolò, è un’economia al palo. “Se le imprese non possono lavorare per il pubblico – sottolinea infatti in merito – come può un Paese riprendere quota? E io, in qualità di sindaco, cosa posso dire ai miei concittadini che mi chiedono spiegazioni? Senza un’urgente inversione di tendenza, il rischio è la disgregazione sociale”.
I Comuni non sono infatti più in grado di sopperire ai tagli regionali sul sociale e, pertanto, si trovano obbligati a ridurre ulteriormente i servizi ai diversamente abili che sono così costretti a rivolgersi altrove.
“Purtroppo – spiega ancora Paolo Nicolò – c’è chi, non potendo più svolgere attività nei centri preposti, passa le sue giornate a casa o, addirittura, nei centri sociali. Ma, ovviamente, non si tratta di strutture adatte alle problematiche in questione, senza contare il fatto che costituiscono comunque una spesa giornaliera che grava sui bilanci familiari”.
La riduzione dei servizi, infatti, per il sindaco di Villamagna non solo è una grave responsabilità e una inadempienza della politica, ma grava pesantemente sulle famiglie che già sono costrette a sopportare pesi economici notevoli per assistere i congiunti diversamente abili.
“Le risorse devono essere trovate subito – tuona il primo cittadino – Meno annunci e più politiche concrete per i territori e i Comuni: è di questo che abbiamo bisogno. È tempo di rivendicare diritti che non possono essere cancellati con un tratto di penna senza pensare alle conseguenze”.
“Purtroppo – spiega ancora Paolo Nicolò – c’è chi, non potendo più svolgere attività nei centri preposti, passa le sue giornate a casa o, addirittura, nei centri sociali. Ma, ovviamente, non si tratta di strutture adatte alle problematiche in questione, senza contare il fatto che costituiscono comunque una spesa giornaliera che grava sui bilanci familiari”.
La riduzione dei servizi, infatti, per il sindaco di Villamagna non solo è una grave responsabilità e una inadempienza della politica, ma grava pesantemente sulle famiglie che già sono costrette a sopportare pesi economici notevoli per assistere i congiunti diversamente abili.
“Le risorse devono essere trovate subito – tuona il primo cittadino – Meno annunci e più politiche concrete per i territori e i Comuni: è di questo che abbiamo bisogno. È tempo di rivendicare diritti che non possono essere cancellati con un tratto di penna senza pensare alle conseguenze”.
LA REPLICA DELL’ASSESSORE REGIONALE MAURO FEBBO
“Come componente della Giunta regionale, mi preme rispondere alla strumentali dichiarazioni del sindaco di Villamagna, a proposito dei tagli al sociale. Inviterei innanzitutto il primo cittadino Paolo Rosario Nicolo’ dell Idv, che invoca meno annunci e piu’ azioni concrete, a fare maggiore attenzione all’attivita’ di questo Governo regionale in modo da evitare di cadere in errori grossolani. La fretta di cercare spazio sui media con affermazioni imprecise condite da un marcato qualunquismo gli ha fatto dimenticare che la questione dei tagli riguarda provvedimenti presi direttamente dal Governo centrale che, non solo ha ridotto drasticamente i trasferimenti verso gli Enti locali ma ha praticamente azzerato quelli destinati alle Regioni. Per questo nonostante le notevoli difficolta’ che come Governo regionale ci siamo trovati ad affrontare, compresi gli ingenti debiti pregressi, abbiamo cercato di trovare soluzioni alternative per garantire il sostegno anche al sociale. In particolare, per fronteggiare una situazione difficile non certo imputabile alla nostra responsabilita’, siamo riusciti a stanziare ben 24 milioni di euro grazie ai fondi Fas. Forse questo passaggio, il sindaco Nicolo’ non lo aveva compreso e ho ritenuto necessario rinfrescargli la memoria. Probabilmente la difficile situazione nella quale si trova il suo partito, praticamente azzerato alle ultime elezioni politiche, lo ha spinto a cercare qualche modo originale per attirare l attenzione dei media. Cosi’ mentre lui pensa ad invocare soluzioni concrete, questo Governo regionale lo ha ampiamente anticipato ed e’ passato all azione come ha sempre fatto in questi anni”.