Francavilla, ristrutturazione Palazzo Sirena: Sel su posizione del sindaco

rendering_cgforaFrancavilla al Mare. “Apprendiamo senza alcuno stupore l’intenzione del sindaco di evitare il confronto con i Comitati sull’importante tema che riguarda la ristrutturazione del Palazzo Sirena”.

Così in una nota i rappresentanti di Sel di Francavilla che aggiungono: “Parimenti senza alcuno stupore si apprendono le dichiarazioni del capogruppo del Pd cittadino, che ha affermato che il proprio partito è pronto a valutare l’ipotesi di abbattimento se il progetto di ristrutturazione realizzato dai giovani architetti Licursi, Salomone Mantini, insieme alla società CGforA non dovesse essere sostenibile dal punto di vista dei costi. Ci sarebbe da chiedersi per quale motivo la cittadinanza è stata scomodata dal PD per la presentazione del progetto la domenica mattina del 21 aprile, ma, lo si ribadisce, non ci si sorprende più di nulla, anche se  un apprezzamento positivo merita l’atto di indirizzo sullo ius soli proposto dal predetto partito nella stessa seduta consiliare. Apprendiamo dalla stampa che il portavoce del Comitato Risorgi Sirena, Pierfrancesco Fimiani, lamenta che, rispetto ai documenti tecnici prodotti dal Comitato negli scorsi mesi, non vi sarebbe stata dall’amministrazione Luciani alcuna analisi, alcuna confutazione scientifica, ma solo slogan. Anche in questo caso, dunque, si tratta di un film già visto”.

Il Circolo cittadino di Sel, condividendo le istanze del Comitato, ritiene che il Palazzo Sirena sia una volumetria pubblica da salvaguardare, nell’ottica del recupero dei centri storici, e da ristrutturare, recuperandone lo stile razionalista mediante l’eliminazione del posticcio tetto a volta. Soprattutto nell’ottica di rifunzionalizzarlo come teatro e centro polivalente, occorrono spazi ulteriori rispetto alla platea, per cui è indispensabile il mantenimento del palazzo. Se non sarà possibile confrontarci su questi temi direttamente con il sindaco, il circolo di Sel collaborerà con tutti i cittadini e le forze politiche per la salvaguardia di un bene monumentale che appartiene alla collettività”.

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