Francavilla, la reazione del Comitato Risorgi Sirena dopo l’ultimo Consiglio Comunale

palazzo_sirenaFrancavilla al Mare. Il Comitato Risorgi Sirena di Francavilla al Mare esprime profonda delusione per quanto è accaduto ieri durante il Consiglio Comunale decisivo per le sorti di Palazzo Sirena.

“Una votazione difficile – commenta il portavoce del Comitato, Pierfrancesco Fimiani – da soppesare e condividere ai massimi livelli, si è risolta nel peggiore dei modi. Rispetto ai documenti che il Comitato ha prodotto in questi mesi, contenenti cifre e ragioni di tipo patrimoniale, tecnico, economico e urbanistico, non c’è  stata, da parte dell’amministrazione Luciani, alcuna analisi, nessuna confutazione autorevole su basi tecnico-scientifiche; solo becere dichiarazioni, slogan e menzogne, tra cui tutte quella per cui il sindaco sarebbe favorevole al ‘dialogo’. Ci piacerebbe sapere con chi gli piacerebbe dialogare, dopo che ha dichiarato che non parteciperà ad alcun confronto con i comitati. E dove si trovava quando professori e professionisti dialogavano sui motivi per cui sarebbe irragionevole demolire il palazzo. In quella circostanza il Sindaco fu invitato pubblicamente, ma disertò, forse perché sapeva, allora come oggi, di non avere alcun argomento valido. Un altro aspetto che ci sconcerta è il comportamento ambiguo del partito di maggioranza, il Pd cittadino, che aveva pubblicamente manifestato contrarietà all’ipotesi di abbattimento. Dimenticando ciò che aveva promesso in campagna elettorale, si è tirato indietro dichiarando, tramite il suo capogruppo, che non esclude ipotesi demolitorie. Una capriola politica che i cittadini non possono comprendere. Noi siamo persone normali, lontane dalle logiche dei partiti, dagli interessi personali o di retrobottega. La domanda che oggi ci poniamo è: chi trarrà beneficio da questa follia? Nonostante tutto, il comitato continuerà ad avere fiducia nella ragionevolezza delle persone. A breve annunceremo altre iniziative, sempre che il sindaco, bontà sua, voglia finalmente degnarsi di dare seguito alla sua apparente voglia di ‘dialogo’ “.

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