Esordisce così il presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, nella lettera inviata al Ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, nella quale ha manifestato tutto il suo disappunto per l’esclusione della Provincia di Chieti dal tavolo sulla questione relativa alla perimetrazione della Costa Teatina, tenutosi in occasione della visita del Ministro in Abruzzo, lunedì 12 agosto scorso.
“Erano presenti – prosegue il presidente Di Giuseppantonio – tutti gli interlocutori istituzionali dell’istituendo Parco della Costa Teatina, ovvero i sindaci dei territori comunali interessati, il referente della Regione delegato al tavolo di coordinamento, l’assessore regionale Mauro Febbo, e il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giovanni Legnini. Mancava solo la Provincia di Chieti e, sinceramente, non comprendo la logica di questa incomprensibile esclusione. Avremmo potuto e voluto dare – continua il presidente Di Giuseppantonio – il nostro contributo e la nostra competenza ormai consolidata nella governance dell’area costiera, tanto più che abbiamo seguito sin dall’inizio, nel lontano 2001, la fase di programmazione del Parco della Costa Teatina mettendo in campo le nostre competenze in materia di pianificazione di area vasta. La Provincia – ricorda inoltre il presidente Di Giuseppantonio – ha elaborato l’unico progetto speciale sul territorio costiero, La Via Verde della Costa dei Trabocchi, che tiene in debita considerazione l’istituzione del Parco della Costa Teatina. Evidentemente non si è tenuto conto nemmeno del fatto che gli elaborati prodotti dalla Provincia sono stati presi in considerazione anche per la formulazione delle proposte di perimetrazione del Parco finora avanzate. Ci si dimentica – sottolinea il presidente Di Giuseppantonio – di chi ha partecipato attivamente, con amministratori e funzionari, a tutti i tavoli e a tutte riunioni tecniche indette sul Parco, sia a livello ministeriale che locale, collaborando al fianco della Regione e coordinando i Comuni, garantendo puntualmente un confronto serio e escludendo sempre estremismi e dichiarazioni roboanti solo per fare notizia e per rendersi pieni di sé”.
Il presidente Di Giuseppantonio conclude la missiva con un accenno alla questione Ombrina Mare, per la quale si attende un incontro al Ministero da tre mesi: “Signor Ministro, l’incontro sarebbe stato per noi anche l’occasione di chiederle un riscontro alla richiesta di incontro, rimasta tutt’oggi disattesa, avanzata nel maggio scorso in nome dei Sindaci abruzzesi e delle associazioni per confrontarci con lei sull’estrazione di idrocarburi nel mare antistante la nostra costa. Sono certo che avremmo avuto risposte chiare ed esaurienti, che ad ogni modo i cittadini della mia provincia e dell’Abruzzo vogliono al più presto”.