Così in una nota il consigliere comunale di Chieti di Scelta Civica, Alessandro Giardinelli, che aggiunge: “Infatti tale affermazione sottintende che le nomine del Cda della Chieti Solidale fatte dal sindaco Umberto Di Primio, che ne ha per statuto la prerogativa, sono state effettuate con una logica di mera spartizione politica e non con criteri meritocratici, unici criteri che il sindaco avrebbe dovuto usare nel scegliere i componenti del Consiglio di Amministrazione tra coloro che avevano partecipato al bando emesso dal Comune di Chieti. Se tali affermazioni avessero un fondamento di verità sarebbe chiaro a tutti che il sindaco Umberto Di Primio ha scelto di affidare incarichi secondologiche di convenienza politica e non scegliendo uomini che con la loro competenza e professionalità potessero essere all’altezza del compito affidatogli. In effetti tale eventualità non ci sorprenderebbe, visto il completo decadimento amministrativo e morale nel quale la città di Chieti è stata portata dall’amministrazione del sindaco Umberto Di Primio. Auspico che il sindaco faccia chiarezza in merito a tale vicenda”.