A sollevare la polemica è stata la coalizione di centrodestra al Comune di Pescara, che chiede di far slittare la scadenza ultima al primo gennaio 2024 per dare vita alla nuova entità amministrativa.
“Nel frattempo – spiegano i consiglieri comunali di Forza Italia, Fratelli d’Italia, Pescara Futura e Lega – vanno risolti i problemi, a partire dall’assenza della dotazione finanziaria che, necessariamente, per i primi dieci anni dovrà accompagnare la crescita del Comune e che dev’essere pari almeno a 1milione 800mila euro l’anno, cifra ben lontana dai 300mila euro previsti dal Pd. La richiesta di slittamento formulata da tutta la coalizione di centro-destra approderà domani nella Commissione Consiliare regionale che tornerà a riunirsi sul tema, attraverso la voce del Capogruppo di Forza Italia alla Regione, Lorenzo Sospiri, l’unico eletto del centrodestra quale figura di riferimento per i tre comuni interessati dal provvedimento”.
Da Montesilvano, invece, si alza quella del sindaco Maragno che, con una lettera inviata al Governatore D’Alfonso, lamenta: “I Comuni sono stati esclusi dalla redazione della proposta di legge regionale per la fusione”.