Penne, Comune pignorato per 500mila euro

penne_consigliocomunalePenne. Debiti per 500mila euro, la Ecoemme pignora il Comune anche i fondi per la ricostruzione post-sisma. Il Pdl insorge contro il sindaco D’Alfonso: “Dimissioni e commissariamento finanziario”.

Casse colabrodo per il Comune di Penne. Lunedì scorso è arrivata alla tesoreria comunale la notifica inviata dala ditta Ecoemme, che raccoglie la netteza urbana, per un pignoramento legato ad un debito di circa 500mila euro, al quale aggiungere le spese legali della pratica. Un pignoramento che porterebbe al prosciugamento persino dei 250mila euro destinati dal Comune alla ricostruzione post-sisma per le imprese dell’area vestina.

Una vicenda che ha portato l’opposizione ad attaccare duramente il primo cittadino: “La situazione finanziaria del Comune di Penne è precipitata, il sindaco Rocco D’Alfonso non riesce piu’ a garantire l’ordinaria gestione amministrativa dell’ente: si dimetta”. La richiesta è del coordinatore cittadino Pdl, Antonio Baldacchini. “Sarebbe opportuno”, aggiunge il pidiellino, “affidare la gestione amministrativa a un organo terzo e imparziale. I conti sono senza controllo e l’ordinaria amministrazione, come e’ evidente dagli ultimi pignoramenti notificati, e’ ridotta a salvaguardare i fondi dai creditori”. Dimissioni e commissariamento, dunque, le proposte per rimediare alle “bugie che il sindaco negli ultimi due anni ha raccontato ai pennesi”, osserva ancora Baldacchini, “non ha fornito mai risposte credibili nè presentato un piano di risanamento del bilancio dell’ente. Persino i fondi del sisma”, rimarca l’esponente dell’opposizone, “destinati alle imprese vestine, sono stati pignorati dalla Ecoemme e cio’ rappresenta un fatto grave e ingiustificabile. Vogliamo conoscere come sia stato possibile”, conclude, “che i fondi destinati al servizio di raccolta e smaltimento della nettezza urbana siano stati utilizzati per altri capitoli di spesa visto che il servizio è a totale carico dei contribuenti pennesi”. La discussione si appresta a finire sul tavolo del prefetto Vincenzo D’Antuono, al quale il Pdl ha già chiesto un incontro.

Impostazioni privacy