Così in una nota il consigliere di opposizione del Comune di Francavilla al mare, Franco Moroni, che aggiunge: “Sin dal primo consiglio comunale che trattava l’argomento nel 2011, avevo espresso tutta la mia contrarietà motivata tecnicamente. Nonostante i miei avvertimenti per il tramite di mozioni, ordini del giorno, incontri pubblici, questa amministrazione e il sindaco per la vorace fretta di fare cassa, sono giunti all’ennesima brutta figura a danno dei cittadini. Oggi il problema non è ribadire ‘io l’avevo detto’, il problema è chi pagherà le spese ‘capricciose’ sostenute dall’Amministrazione Luciani? E mi riferisco ai 24.000 euro. per l’invio delle cartelle in raccomandata, di cui la metà praticamente sbagliate, agli ulteriori 14.000 euro impegnati per ricerche e verifiche tecniche, agli incarichi onerosi dei professori, ai circa 27.000 euro per le spese e incarichi legali. Nella eventualità di l’illecito arricchimento dell’Ente a danno dei cittadini, chi restituirà le somme versate? In caso di soccombenza definitiva dell’Ente, le spese sopraccitate potrebbero superare i 100.000 euro. ed andrebbero a rappresentare un danno erariale alle casse comunali con eventuali responsabilità da parte dell’amministrazione. E così da una possibile annunciata entrata – conclude Moroni – i canoni enfiteutici diventeranno una falla paurosa nelle casse comunali. Spero che l’amministrazione Luciani attui azioni per l’annullamento dell’odioso canone non dovuto, poiché il fatto che le amministrazioni pubbliche non sappiano più dove andare a prendere soldi (triste realtà per tutte le p.a.), non significa continuare a mettere in ginocchio i cittadini di Francavilla”.