Chieti. Enrico Di Giuseppantonio ha ritirato le dimissioni dall’incarico che aveva formalizzato a fine dicembre e, pertanto, da oggi torna ad assumere la carica di presidente della Provincia di Chieti.
“Mi era stata chiesta la disponibilità ad una candidatura in Parlamento”commenta lo stesso Di Giuseppantonio “perché secondo il partito potevo rappresentare al meglio un territorio che mi ha visto nel ruolo attivo di amministratore pubblico dapprima come sindaco di Fossacesia per 10 anni, quindi come presidente della Provincia da oltre tre anni e mezzo. Negli ultimi giorni, per ragioni che personalmente non comprendo ma che non hanno compreso neppure dirigenti e amministratori abruzzesi dell’Udc, iscritti, simpatizzanti e cittadini, il partito ha deciso di non avvalersi più della disponibilità a portare a Roma le istanze di questo territorio e i tanti problemi, specie di natura occupazionale, che deve affrontare quotidianamente. Il mio rammarico nasce dal fatto che in Parlamento avrei potuto rappresentare la provincia di Chieti, la più importante per i numeri della sua economia oltre che per la consistenza demografica, e che all’Udc ha sempre garantito, anche rispetto alle altre province, percentuali elettorali in doppia cifra. Ho deciso, quindi, di ritornare alla guida della Provincia. In realtà in questi 15 giorni non ho mai smesso di seguire le vicende dell’Ente, in stretto contatto con il vicepresidente Antonio Tavani”.
Il commento del capogruppo Pd in Provincia, Camillo D’Amico: “La notizia della revoca delle dimissioni da presidente della provincia di Chieti, presentate lo scorso 28 dicembre 2012 da parte di Enrico Di Giuseppantonio, erano un atto dovuto per il rispetto che si deve, ricoprendo questo prestigioso incarico, al territorio amministrato ed ai cittadini che l’hanno eletto. Solo per dovere di cronaca prima di lui nel 2006, l’ex presidente Tommaso Coletti, da senatore uscente rinunciò alla candidatura parlamentare, pur potendola esercitarla questa scelta, e restò alla guida dell’Ente. L’assunzione di certe responsabilità producono il dovere del mantenimento delle stesse per l’intero mandato. Nella corrente fase economica e sociale le difficoltà lo impongono ancora più di prima. La vacatio dei quasi venti giorni di assenza dal timone dell’ente ha ulteriormente peggiorato la già precaria salute della maggioranza che sorregge Di Giuseppantonio & soci, ha reso ancora più lontana la percezione di un ente utile e presente nell’affrontare i tanti problemi che il territorio avverte ed appaiono irrisolvibili, ha ulteriormente appesantito la già debole autorevolezza e credibilità della provincia di Chieti nei confronti della regione Abruzzo, ha aumentato in maniera esponenziale la sfiducia dei cittadini verso la politica e le istituzioni. Noi speriamo che la ripresa in carico del timone dell’ente da parte del presidente Di Giuseppantonio, con la mente non più rivolta altrove, sostanzi un palpabile colpo d’ala in termini di ripresa di credibilità, riavvio dell’iniziativa politica ed istituzionale, recupero di autorevolezza e dell’autonomia perduta in questi anni, si avviino i lavori pubblici da noi lasciati loro in eredità. Laddove tutto ciò maturerà, da parte nostra, ci sarà fattiva collaborazione. Lo faremo allo scopo di perseguire il necessario interesse generale e comune dei cittadini. Se non sarà così utilizzeremo gli strumenti della pubblica denuncia, della mobilitazione nel territorio e delle iniziative insite nei regolamenti consiliari per mettere in crisi una maggioranza già finita da tempo ma forse ancora cementata dal solo mantenimento del potere”.