Così in una nota il consigliere regionale di Prc, Maurizio Acerbo ed il cosnigliere regionale dei Verdi, Walter Caporale, sulla bocciatura della risoluzione Rifondazione-Verdi sul Parco della Costa Teatina.
“Abbiamo riportato in aula la questione con spirito costruttivo – proseguono Acerbo e Caporale – perchè l’assessore Febbo e l’assessore Giuliante nonchè il presidente Chiodi si son ben guardati da ufficializzare comunicandola agli enti locali e al Consiglio che la proposta di perimetrazione di Febbo è stata bocciata dal Ministero.
D’altronde solo a Febbo poteva venire in mente una castroneria come quella del ‘Parco a isole’ che sostanzialmente coincideva con le riserve già esistenti. La nostra risoluzione semplicemente chiedeva di convocare il Tavolo di coordinamento per informare gli enti locali sulla necessità di esprimere un parere entro il 31 dicembre sulla perimetrazione prefigurata dal Ministero e comunque di concludere l’iter entro i termini fissati dalla legge. Ma anche questo per Febbo è troppo. L’assessore è contrario al Parco su cui, venendo meno ai compiti assegnatigli dalla delibera della sua stessa giunta, sta costruendo una campagna di bugie e disinformazione. Mi pare evidente che l’assessore vuole ottenere una proroga e poi fare la prossima campagna elettorale con il sostegno di tutti i contrari al Parco. Una grande occasione di valorizzazione del nostro territorio continua a essere persa grazie a una classe dirigente inadeguata in primo luogo sul piano culturale. Ma non possiamo tacere la nostra convinzione che dietro al boicottaggio al Parco c’è la volontà politica di proseguire con lottizzazioni e cementificazioni. Una cosa è certa e l’ha detta Febbo: ‘con questa maggioranza il parco non si fara’ mai!’. Una ragione in più per mandarli a casa”.