Chieti. “A tutt’oggi la ASP n. 1, nonostante siano trascorsi tre anni dalla delibera del 29 marzo 2014 del Consiglio Regionale, non si è ancora giuridicamente costituita. Pertanto, vanno annullati tutti gli atti fin qui emanati in base alla legge sul riordino sanitario”.
E’ quanto denuncia il Presidente della VI Commissione Comunale “Statuto e Regolamento”, Consigliere Comunale Maurizio Costa, componente dell’assemblea dei portatori di interesse ASP n. 1 Chieti (Istituti Riuniti S. Giovanni Battista), a margine della riunione convocata dalla Commissione Vigilanza della Regione su richiesta della Rsu.
Alla riunione hanno partecipato: l’Assessore alle Politiche Sociali, Emilia De Matteo, il Presidente Costa, il Commissario Straordinario della costituenda ASP, Sandra de Thomasis, la coordinatrice della Rsu, Fausta Ballatore, il componente della Rsu, Pino Palmerini, la segreteria aziendale, Letizia Malandra, e il segretario regionale Diccap-Confsal Smeraldo Ricciuti.
“Nel corso dell’incontro, convocato per analizzare la grave situazione economico finanziaria in cui versano gli Istituti Riuniti di Chieti – prosegue il Presidente Costa – ho evidenziato che, a tutt’oggi, giuridicamente la Asp non si è costituita non essendo stati depositati, presso l’Agenzia delle Entrate, lo statuto, la partita IVA e il codice fiscale della nuova identità. Pertanto, ho denunciato la nullità di tutti gli atti consequenziali fin qui emanati dalla Asp n. 1 ivi compresi gli incarichi a referenti scelti dal Commissario de Thomasis”.
“Le preoccupazioni rimarcate dal sindacato Diccap-Confsal – aggiunge Costa – si sono rivelate fondate dal momento che, ad oggi, i lavoratori degli Istituti Riuniti non hanno percepito lo stipendio come si evince dall’avviso a firma della Direttrice della struttura, Luisa Caramanico, con il quale si comunica che gli stipendi verranno erogati con “qualche giorno di ritardo”. Quanto dovranno attendere i lavoratori per percepire le loro giuste spettanze? A tal proposito, va rimarcato che il Comune di Chieti ha già provveduto al pagamento delle fatture per circa 120.000 euro riguardanti la compartecipazione alle rette dei ricoverati residenti nel territorio comunale attualmente ospitati nella struttura che sono solo il 10% circa dei ricoverati. E’ di tutta evidenza, dunque, che altri Comuni non ottemperano a quanto dovuto come previsto dalla legge regionale sulla compartecipazione. Che fine faranno gli Istituti Riuniti, i ricoverati e i lavoratori perdurando questo stato di cosse?”.