Lo ha ribadito in conferenza stampa Moreno Di Pietrantonio, capogruppo del Pd, precisando che “il fallimento di questa amministrazione si è concretizzata con la bocciatura e il fallimento di questa Società voluta a tutti i costi da questa Amministrazione e in particolare da Carlo Masci”.
Il capogruppo del Partito Democratico rincara la dose: “questa amministrazione non ha mai avuto una maggioranza solida e un programma condiviso da realizzare per la città. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti, le beghe tra i partiti della maggioranza, in particolare tra il gruppo Masci, il sindaco e il resto della maggioranza, inutili, patetici e dannose dimostrazione di forza hanno determinato l’inerzia dell’Amministrazione purtroppo sulla pelle della città e dei cittadini. La città di Pescara è pronta a dire basta e ad assumere la responsabilità del rilancio e a far ripartire la città ormai ferma da troppo tempo. Siamo a disposizione per condividere con tutti coloro che hanno a cuore la nostra città un programma per ridare speranza e un futuro di sviluppo a Pescara. Ci sono donne e uomini con capacità, competenze e soprattutto passione e voglia di fare per la città, quello che è mancato in questi tre anni, Pescara merita di più. E’ ora di rimettere in moto tutta la città e riprendere il cammino interrotto da questa amministrazione. Pescara ha il diritto di tornare ad essere pulsante, dinamica, intraprendente e culturalmente all’avanguardia come è sempre stata prima che venisse mortificata da un’amministrazione indifferente ed irresponsabile. Il sindaco – conclude Di Pietrantonio – ha preso coscienza del fatto che non può più governare, quindi, chiediamo che faccia un grande gesto per il bene della città dimettendosi, ridando la possibilità che si crei un nuovo governo della città capace di ridare un futuro e uno sviluppo a Pescara”.
Pignoli con l’opposizione: Mascia dimettiti! Della stessa lunghezza d’onda il capogruppo di Fli al Comune di Pescara Massimiliano Pignoli che ha preso parte alla conferenza stampa delle opposizioni per chiedere un passo indietro al sindaco: “chiediamo di nuovo, e con forza le dimissioni del sindaco Mascia, la liquidazione di Pescara Parcheggi e la gestione diretta dei parcheggi stessi da parte del Comune o in
alternativa l’apertura di un nuovo bando di gara. E che l’amministrazione non usi come scudo i 40 dipendenti di Pescara Parcheggi, perché questi dovranno essere tutelati sia in caso di scioglimento o liquidazione della società, sia nel caso di un nuovo bando di gara che dovrà prevedere necessariamente il riassorbimento e la contestuale assunzione di i dipendenti della vecchia società. La garanzia dei posti di lavoro era e deve restare una priorità per cui noi ci batteremo fino all’ultimo”.
La replica di Foschi (Pdl). “Per governare una città occorrono tempismo, saggezza e lungimiranza e oggi il centro-sinistra, per l’ennesima volta, ha dimostrato di non avere alcuna di queste qualità. Il tempismo del centro-sinistra si traduce in una conferenza stampa organizzata fuori tempo massimo per cavalcare l’onda delle minacciate dimissioni del sindaco, ossia una conferenza arrivata a quattro giorni di distanza e dopo un incontro che ha permesso di chiarire ogni equivoco in seno alla maggioranza. Non ha alcuna saggezza il centro-sinistra che ha forse dimenticato di aver perso, strada facendo, qualche pezzo che ha preferito passare, negli ultimi mesi, con il centro-destra, condividendone idee e programmi. Ma soprattutto manca di lungimiranza e si presta a divenire facile bersaglio: come può oggi il centro-sinistra sollecitare le dimissioni del sindaco Albore Mascia dopo che lo stesso centro-sinistra ha rifiutato, caso unico in Italia e al mondo, le proprie dimissioni dopo l’arresto addirittura dello stesso sindaco, ossia del capo di quell’amministrazione, nella fredda notte del 15 dicembre 2008. Delle due l’una: il centro-sinistra manca di memoria o di senso della realtà. Stia serena la minoranza: Pescara è ben governata e continuerà a esserlo ancora a lungo grazie al centro-destra”. Lo ha detto il capogruppo del Pdl Armando Foschi replicando alla conferenza stampa odierna del centro-sinistra in merito alla richiesta di dimissioni del sindaco Albore Mascia.
“Sicuramente una rondine non fa primavera, né un fulmine preannuncia forzatamente una burrasca, spesso può trattarsi anche solo di un breve acquazzone – ha detto il capogruppo Pdl Foschi -. Ma il centro-sinistra, coalizione totalitaria abituata, tra il 2003 e il 2009, all’uomo solo al comando, non è avvezza al confronto dialettico che spesso caratterizza il centro-destra. La nostra maggioranza aveva bisogno di un attimo di chiarezza, probabilmente anche di uno scossone per ricordare a tutti perché siamo stati eletti a governare la città, e merito del sindaco Albore Mascia è stato quello di aver capito quando era arrivato il momento per dare lo scossone, al quale stanno facendo seguito incontri, riunioni e confronti aperti e trasparenti. Ma il centro-sinistra non è abituato a quest’aria di democrazia: come non ricordare quando l’ex sindaco D’Alfonso, per obbligare due consiglieri comunali, Ugo Zuccarini e Palka, a votare la delibera sulle coppie di fatto, su cui si giocava il già precario equilibrio politico della sua maggioranza con Rifondazione comunista, non esitò a trattenere fisicamente in aula i due poveri malcapitati, costretti, loro malgrado, a restare seduti sugli scranni e a votare per non far mancare il numero legale e far crollare il castello del centro-sinistra che già cominciava a scricchiolare. Come non ricordare la scelta del centro-sinistra di ‘non decidere’ per sei anni sulla filovia per non perdere l’appoggio del consigliere Mario Sorgentone, condannando la città a traffico e smog. Ma soprattutto come non ricordare quella maggioranza di centro-sinistra che, imperterrita, dopo l’arresto dello stesso sindaco per presunti reati contro la pubblica amministrazione, si è rifiutata di lasciare la guida della città e di affidarla a un Commissario, in attesa di tornare alle urne, attaccata come l’edera alle poltrone conquistate. E oggi diventa quantomeno imbarazzante e fa onestamente ridere sentire quel centro-sinistra chiedere le dimissioni del sindaco Albore Mascia per eventuali dissapori con alcuni esponenti della maggioranza. La delibera su Pescara Parcheggi non è stata bocciata, ma la votazione è stata solo rinviata. Sicuramente il contenuto della delibera è stato modificato, ma solo perché costretti dalla minoranza che ci avrebbe inchiodato a mesi e mesi di ostruzionismo in aula, incurante di 40 posti di lavoro ancora oggi a rischio per colpa dell’opposizione. Fa anche sorridere sentire il consigliere Bruno, ex assessore del sindaco D’Alfonso, poi eletto con Pescara Futura come consigliere di maggioranza, e ora di nuovo all’opposizione, forse, con Futuro e Libertà, ma non sappiamo ancora per quanto tempo, fare oggi ‘l’oppositore’-censore che bacchetta il sindaco e la nostra maggioranza, ma sarà la città a giudicare tali comportanti e coloro che, con tanta agilità, passano da una casacca all’altra senza mai arrossire. Stia sereno il centro-sinistra e tiri un sospiro di sollievo, visto che potrà continuare a fare opposizione per i prossimi due anni, e poi ancora per i successivi cinque al Comune di Pescara: Pescara ha finalmente cambiato rotta e sta cambiando volto, assumendo quello di una città di respiro europeo, una città veloce, dinamica, che pian piano sta risolvendo tutti quei problemi ereditati da chi non ha avuto, in precedenza, le necessarie capacità e qualità per governarla”.