Pescara, la mareggiata si mangia il ripascimento sulla riviera sud

mareggiata_rivierasudPescara. Persi fra le onde i lavori di ripascimento della riviera sud: è bastata una mareggiata a mangiarsi la spiaggia rimpinzata con la sabbia della Madonnina, trasportata dai camion per dare più spazio e ossigeno agli imprenditori balneari dal litorale più basso della città.

Dieci maggio: partiti i lavori per il ripascimento della riviera sud. Primo giugno: lavori conclusi e stagione balneare partita anche per gli stabilimenti più vicini al confine con Francavilla. Una stagione all’insegna della tranquillità, si era detta, sicuramente più tranquilla della precedente, quando un’inchiesta bloccò il ripascimento sul nascere e le spiagge rimasero erose e non rinforzate, con gli imprenditori costretti a ridurre le file di palme e ombrelloni. Si era detto, perché a metà luglio quel ripascimento è già vanificato, rimangiato dalle acque che le mareggiate delle ultime ore hanno spinto, grazie alla tramontana, con una risacca maggiore.

Bagnini e balneatori costretti, stamattina, ad imbracciare le pale e i sacchi di sabbia per rialzare la riva ed impedire ai bagnanti delle prime file, quelli che pagano il prezzo più alto per stare in spiaggia, a non sedersi sulla sdraio con i piedi a mollo. E come le onde sulla battigia, la polemica si abbatte sull’amministrazione comunale: “Tre anni di amministrazione Mascia e tre anni di soldi buttati a mare non sono serviti a far comprendere che per il litorale a confine con Francavilla al Mare”, afferma il vice capogruppo Pd Enzo Del Vecchio, “la serenità degli operatori passa solo attraverso il consolidamento delle scogliere e delle barriere soffolte esistenti unitamente al riporto di sabbia all’interno della vasca così creata”. In realtà la Giunta Mascia ha già raggiunto accordi con il vicino Comune di Francavilla e con la Regione Abruzzo per aggiungere scogliere a pennello a difesa della riviera più bassa della città, ma l’intervento prevede in questo modo un iter più lungo. Più sollecita la richiesta di Del Vecchio, che sottolinea come “in questi giorni di discussione del Piano Triennale delle Opere Pubbliche l’opposizione aveva proposto di inserire nel Programma dei lavori una risorsa adeguata per affrontare radicalmente il problema del litorale sud”. “Non ci voleva un indovino e soprattutto la memoria di quanto già visto nel passato”, commenta il Democratico, “per immaginare che un mare leggermente increspato avrebbe nuovamente vanificato quel lavoro di ripascimento”. Ironico, infine, il commento di Del Vecchio circa i manifesti affissi dal partito del sindaco in questi giorni che evidenziano il completamento dell’opera di ripascimento: “In città i manifesti a grandezza 6×3 sono ancora freschi di inchiostro con i quali il sindaco Mascia annuncia l’ennesimo impegno mantenuto, mentre gli operatori economici per salvaguardare un minimo del proprio lavoro sono costretti ad indossare tute ed elmetti ed armati di pale e sacchi, in un autentico scenario lunare e i pescaresi continuano a sprofondare sempre di più nell’incertezza e nel disagio”.

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