Le rivendicazioni del Pd erano state nette: tre assessori e la presidenza del Consiglio Comunale. Mentre Mastromauro inizialmente era disposto a concedere due assessorati. Una proposta respinta dall’Unione Comunale dei democrat, forti dell’oltre 50 per cento dei consensi ottenuti nelle amministrative di tre anni fa.
Quindi tre assessori o niente. All’inizio la richiesta prevedeva che nei tre assessorati fosse compresa anche la carica di vice sindaco. Ma il Pd alla fine ha fatto marcia indietro, rinunciando appunto al vice sindaco, carica che Mastromauro intende confermare per Nausicaa Cameli. Giovedì prossimo il sindaco dovrebbe annunciare la nascita del nuovo esecutivo che dovrà reggere le redini della città per i prossimi 18 mesi, con un programma di fine consiliatura.
I nomi proposti sono quelli di Nadia Ranalli, che ha già ricoperto in passato la carica di assessore, di Fabio Ruffini, per lui sarebbe una riconferma, e la novità dovrebbe essere Fabrice Ruffini. Ma è stato fatto anche il nome dell’ambientalista Alessandro Tursi.
Non ci sarà Federica Vasanella. Inizialmente era stata indicata come possibile assessore. Ma non ha dato la propria disponibilità, preferendo conservare la carica di capogruppo del Pd, oltre ad essere consigliere provinciale. Jurghens Cartone continuerebbe a ricoprire l’incarico di presidente del Consiglio. Il quinto assessore potrebbe essere un nome a sorpresa, di Articolo 1. E quello più gettonato è Gian Luigi Core.
Al Pd andrebbe anche un posto nel Cda dell’Ente Porto, lasciato libero dopo le dimissioni di Nello Di Giacinto per le note vicende giudiziarie nell’operazione Castrum della Guardia di Finanza.
La pace con il Pd, intanto, garantirebbe a Mastromauro l’appoggio del suo ex partito in vista delle future elezioni politiche per l’elezione alla Camera dei Deputati.