Fondi per la valorizzazione del borgo, Atri non si tocca: ‘altra occasione persa’

Atri. “Ancora una volta ci ritroviamo a dover dire ‘noi ve l’avevamo detto, avevamo ragione ed eravamo stati lungimiranti’, ma la nostra non vuole essere autoglorificazione (uno sport molto in voga), bensì un grido di dolore verso l’inerzia politica che non permette alla nostra amata Atri di tornare a rivestire il ruolo che le compete a livello turistico”.

Così il movimento civico ‘Atri non si tocca’ commenta la decisione della Giunta della Regione Abruzzo, su proposta del Presidente Luciano D’Alfonso, di mettere a disposizione quasi 15 milioni di euro per interventi di valorizzazione e sviluppo turistico da destinare ai Comuni aderenti alle associazioni abruzzesi dei Borghi quali “Borghi più belli d’Italia”, “Borghi autentici d’Italia”, “Bandiera Arancione”, “Borghi ospitali” e i borghi appartenenti all’area del basso Trigno, con un massimo di 140mila euro da destinare ad ogni Comune per il relativo progetto.

“Ebbene – aggiungono – Atri non è stata inserita in questi finanziamenti, non perché la Regione Abruzzo non abbia considerato la nostra Atri come riportato erroneamente da altri, ma perché la realtà è un’altra: Atri non è stata inserita in questi finanziamenti perché non fa parte di queste Associazioni. A gennaio 2015 il nostro Movimento Civico ‘Atri non si tocca’ propose pubblicamente l’adesione all’Associazione dei Borghi più belli d’Italia per avere maggiori opportunità di valorizzare ancor più dal punto di vista turistico-culturale la nostra città; inoltre per potenziare ancor più l’attrattiva turistica, che noi riteniamo fondamentale per la nostra città visto che riteniamo il turismo lo strumento principale per evitare le chiusure di esercizi commerciali sempre più frequenti in Atri e per permetterne l’avvio di nuove, chiedemmo che venisse approntato al più presto un sito turistico comunale dedicato a tutto ciò che Atri offre dal punto di vista culturale, paesaggistico e gastronomico. Nonostante siano trascorsi due anni e mezzo dalla nostra proposta, ad oggi, nulla di tutto quello che abbiamo richiesto è stato realizzato e ciò ci ha privato della possibilità di ottenere un finanziamento di 140mila euro, che Atri avrebbe sicuramente ottenuto se fosse stata inserita nel circuito dei Borghi più belli d’Italia e che ci avrebbe permesso di valorizzare ancor più il nostro centro storico e le nostre attrattive turistico-culturali sostenendo di conseguenza le nostre attività commerciali e permettendo, inoltre, la valorizzazione dei prodotti enogastronomici della nostra terra a livello nazionale”.

Per il movimento civico “Atri ha perso un’altra occasione per miopia amministrativa, ci auguriamo che sia l’ultima volta che ciò accada e sopratutto ci auguriamo di essere ascoltati perché la nostra città ha bisogno di nuove idee e nuovo slancio che una classe politica dirigente che ha come interesse il bene primario della città non può non tenere in considerazione, come purtroppo ci stiamo nel tempo abituando a constatare, quello stesso tempo che spesso ci dà ragione!”, conclude Atri non si tocca.

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