Pescara. La Giunta Comunale, riunitasi in mattinata, ha approvato una variazione al Bilancio di previsione 2017-2019, dell’importo di circa 1,5 milioni di euro di cui 1 milione e 300mila euro destinati alle attività del sociale.
“Il sociale è la voce prioritaria di questa variazione – spiega l’assessore alle Finanze Giuliano Diodati – che è la prima ed è stata concepita per portare a compimento tutti i servizi del piano di zona”. Non solo sociale però, la variazione interessa anche mobilità, eventi e manutenzione.
“Questa importante variazione di bilancio ci consentirà di attivare sul territorio comunale una serie di progetti con fondi ottenuti attraverso la partecipazione a bandi regionali e nazionali – spiega l’assessore alle Politiche Sociali, Antonella Allegrino – Si tratta, in particolare, dell’attivazione del Centro Servizi Famiglia, dei progetti Listen, destinato agli immigrati, Sibilla, riguardante i centri antiviolenza, Libero Tempo, che prevede attività sportive e ludiche per minori di famiglie disagiate, e Pippi, teso a prevenire l’istituzionalizzazione nelle strutture di minori con disagio. Si tratta di attività che partiranno in tempi molto rapidi e che si concluderanno nel giro di 18 mesi. Abbiamo anche prorogato l’efficacia delle disposizioni del Piano di Zona dei servizi sociali 2011-2013 , proroga prevista, al momento, fino al 31 ottobre prossimo, e attuata in attesa di procede all’approvazione del nuovo Piano sociale. In ogni caso, l’Amministrazione Comunale garantirà la copertura dei servizi del Piano di Zona in proroga anche nei mesi successivi”.
“Le attività per la redazione del nuovo Piano Sociale dell’Ecad 15, che riguarda l’intero territorio comunale, stanno procedendo, con grande impulso e all’insegna dell’approfondita consultazione di tutte le componenti sociali, secondo un fitto calendario di incontri”, prosegue la Allegrino, “Intendo portarlo all’approvazione della giunta e del consiglio comunale entro il mese di luglioPer diventare efficace, dovrà poi essere approvato dalla Regione. Da quel momento, sarà avviato un nuovo percorso delle Politiche Sociali grazie a uno strumento che rappresenta un vero e proprio piano regolatore dei servizi sociali. Questi ultimi dovranno tendere sempre meno all’assistenzialismo e sempre di più a sviluppare processi di autonomia delle persone della nostra comunità costrette ad affrontare situazioni di disagio e fragilità”.