Mentre la campagna elettorale viveva la sua fase decisiva, al Comune veniva notificato un pignoramento di poco più di 70mila euro per un vecchio debito della Sogesa, la società a capitale pubblico, nel frattempo fallita, che si occupava nel consorzio Cirsu del servizio di raccolta dei rifiuti. La vicenda è stata portata alla luce del Movimento 5 Stelle, che evidenzia anche il fatto che nel giro di un paio di lustri la somma (ora pignorata sul conto corrente postale) si sia praticamente raddoppiata. Tutta la vicenda risale al 2005, quando non viene iscritta a bilancio una somma di 35600 euro a favore della Sogesa. Dieci anni più tardi (2015) in Comune arriva il decreto ingiuntivo per liquidare la fattura, oltre alle spese per interessi e rivalutazioni.
“Tale decreto non veniva opposto nei termini”, scrive il M5S, per cui a febbraio 2016 veniva notificato al Comune atto di precetto che intimava il pagamento dell’intera somma oltre agli ulteriori interessi e spese a partire da luglio 2015”.
Ora la somma complessiva di quasi 73mila euro è stata oggetto di un pignoramento, fino al soddisfacimento, nel conto corrente postale dell’Ente.