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Teramo, il Pd invita i consiglieri dimissionari a ripensarci: “Insieme si vince” VIDEO

Un invito a tornare sui propri passi e continuare un percorso che solo insieme può sperare di portare alla vittoria. All’indomani della fuoriuscita di Gianguido D’Alberto, Francesca Di Timoteo e Ilaria De Sanctis dal gruppo consigliare del Pd di Teramo, il Partito prova a fare quadrato, invitando i tre a tornare sui propri passi e rivedere la decisione presa.

Nella conferenza stampa di questa mattina, che ha avuto come prologo anche un fuori programma del coordinatore regionale di Abruzzo Civico, Gianluca Pomante, il resto del gruppo consigliare, insieme al segretario provinciale del Pd, Gabriele Minosse, hanno espresso il loro dispiacere per quanto accaduto ieri.

“Capiamo che possono esserci state delle incomprensioni”, ha detto Minosse, che tuttavia ha ribadito come sia necessario discutere all’interno del partito, anche combattendo e spiegando le motivazioni, poiché il Pd “è l’unica alternativa al centrodestra”.

E sottolineando un certo dispiacere per non essere stato avvertito neanche telefonicamente di questa scelta, il segretario ha ricordato come effettivamente negli ultimi tempi siano state tralasciate un po’ le vicende del Partito, visto che ci sono state altre priorità su tutto il territorio, vedi sisma e neve. Inoltre ha ribadito come spesso, suo malgrado, ci siano soggetti del Pd (con un riferimento implicito ma chiaro a Manola Di Pasquale) che, invece di lasciar parlare chi è deputato a farlo, fa esternazioni alla stampa non concordandole con nessuno.

E, pur rispettando la scelta, un invito al ripensamento anche da Alberto Melarangelo che ribadisce come per vincere Teramo, capitale regionale del centrodestra, bisogna restare uniti, aggregando più forze possibili, ricominciando proprio dal riprendere l’attività politica sul territorio che è stata ultimamente accantonata. “Non siamo la stessa cosa del centrodestra”, ha detto, “siamo diversi e difendiamo il pluralismo”.

Stima incondizionata è stata espressa anche da Flavio Bartolini che ha sottolineato come il gruppo di opposizione non sia affatto spaccato. Inoltre ha ricordato come la presenza delle diverse correnti all’interno del Pd sia una cosa normale, ritiene necessario fare autocritica ma sottolinea come il Partito ci sia ancora, con i suoi ideali, mentre le esperienze civiche hanno dimostrato tutta la loro estemporanità.