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Chieti, Giustizia Sociale: ‘Il dopo Di Primio non può e non deve essere figlio dell’improvvisazione’

Chieti. “Il dopo Di Primio non può e non deve essere figlio dell’improvvisazione ma, al contrario, deve necessariamente rappresentare il punto di svolta della politica cittadina improntata, soprattutto, in una nuova visione progettuale univoca del rilancio della città di Chieti”.

 Così in una nota il capogruppo di Giustizia Sociale in Consiglio Comunale a Chieti, Bruno Di Paolo, che aggiunge: “Per questo, noi di Giustizia Sociale crediamo sia arrivato il momento di iniziare a pensare a una nuova stagione politica, invitando partiti, movimenti locali e liberi cittadini (uniti dalla stessa sensibilità) a provare seriamente ad attivare un percorso di corresponsabilità e condivisione finalizzato a coagulare le energie di quanti vogliono impegnarsi seriamente per progettare la Chieti del futuro. Un percorso che, a nostro avviso, deve necessariamente partire dall’apertura immediata di tavoli ragionati di confronto tra forze politiche cittadine che si riconoscono in una serie di valori comuni che ne costituiscono l’identità condivisa, non solo per creare le basi per un vero e proprio processo di aggregazione d’intenti, ma anche per iniziare a lavorare per individuare le migliori personalità da proporre come classe dirigente alla cittadinanza alle prossime consultazioni comunali, per sostituire i soliti noti che da oltre un ventennio amministrano la città e, per questo, ormai logori e tarlati da ragionamenti abitudinari”.

 “Siamo convinti – concude Di Paolo – che i dirigenti cittadini dei partiti e i responsabili delle liste civiche locali sapranno cogliere nel nostro invito una grande opportunità per il futuro della città, almeno sotto l’aspetto della speranza, anche perché l’alternativa sarebbe la solita riproposizione dell’accozzaglia di liste, certamente utile ad ogni candidato sindaco per vincere le elezioni ma non per governare. I Sindaci di Chieti che si sono succeduti negli ultimi vent’anni ne sanno qualcosa. Compreso, naturalmente, Di Primio”.