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Legge elettorale: ecco i politici che rischiano di restare a casa

La soglia di sbarramento al 5% è lo spauracchio che incombe sui partiti più piccoli e sui loro esponenti. Da La Russa e Meloni, fino a Bersani e D’Alema, ecco tutti i “big” che rischiano di restare a casa.

Movimento 5 Stelle, Partito Democratico e Forza Italia, sembrerebbero aver trovato un’intesa sulla nuova legge elettorale. Tra i punti salienti dell’accordo c’è sicuramente la soglia di sbarramento per l’accesso alla ripartizione dei seggi parlamentari, che è stata fissata al 5%; una norma molto contestata, soprattutto dagli esponenti dei partiti minori, che rischiano di essere spazzati via dalle prossime elezioni.

Secondo i sondaggi più recenti, al disotto della fatidica soglia ci sarebbero parecchie formazioni politiche, partiti piccoli ma che annoverano tra loro file volti noti del panorama politico italiano, compresi alcuni ministri dell’attuale esecutivo.

Più in generale la lista dei possibili esclusi eccellenti, ammesso e non concesso che intendano candidarsi alle prossime politiche, vede al suo interno molte personalità che rivestono, o hanno rivestito nel recente passato cariche importanti, come gli attuali ministri Angelino Alfano e Beatrice Lorenzin, l’ex premier Massimo D’Alema, l’ex presidente della Camera Pier Ferdinando Casini, gli ex ministri Maurizio Lupi, Giorgia Meloni, Ignazio La Russa e Pier Luigi Bersani.

Accanto a loro è inoltre presente una nutrita pattuglia di politici, che pur non avendo ricoperto incarichi di governo, sono comunque piuttosto noti al pubblico come, ad esempio, Fabrizio Cicchitto, Guglielmo Epifani, Giuseppe Civati, Paolo Bonaiuti e Roberto Formigoni.