Chieti. Questa mattina (30 maggio 2017) Il MoVimento 5 Stelle ha depositato un’interrogazione a risposta orale per conoscere le intenzioni dell’Amministrazione Di Primio a fronte della prolungata inerzia nella realizzazione dei lavori del nuovo cimitero a Chieti Scalo.
“Per il momento vogliamo evitare di entrare nel merito delle scelte che hanno condotto questa amministrazione a programmare i lavori per la realizzazione di un nuovo cimitero, sulla sua ubicazione e sulla opportunità di procedere con progetto di finanza” dicono i due Consiglieri comunali, Ottavio Argenio e Manuela D’Arcangelo “ci corre tuttavia l’obbligo di segnalare la situazione di crisi che, a nostro avviso, questo Comune sarà costretto ad affrontare di qui a breve e l’atteggiamento di pressoché totale inerzia dell’amministrazione comunale, dalla Giunta ai Dirigenti degli Uffici”.
Il Capogruppo Ottavio Argenio precisa che “dai dati in nostro possesso, risulta che il Comune di Chieti registra una media di circa 600/700 decessi ogni anno; solo nel 2016 ne sono stati registrati 850. Dalle ultime dichiarazioni rese dall’Assessore ai Lavori Pubblici e confermate da chi gestisce i servizi cimiteriali, al Cimitero di S. Anna restano circa 140 posti utili disponibili per nuove tumulazioni e poco spazio per le sepolture a terra. Questo significa che entro fine anno potremmo assistere ad una situazione di totale saturazione del cimitero esistente.”
Manuela D’Arcangelo osserva come “Il nuovo cimitero doveva rispondere proprio a questa esigenza e doveva essere realizzato in tempi rapidissimi tanto che il Comune ha previsto una penale pari a 1.000,00 (Mille) Euro per ogni giorno di ritardo, a carico della società titolare della concessione trentennale.”
Ma, prosegue,“Non risulta che il Comune, ad oggi, abbia richiesto nemmeno un centesimo a titolo di penale nonostante i termini previsti dal contratto siano scaduti da un anno e mezzo ed allo stesso modo ci risulta che non possano essere realizzati ampliamenti della struttura esistente in grado di sopperire alla carenza di posti poiché, a detta di esponenti della Giunta e degli Uffici comunali, questa ipotesi esporrebbe il Comune a richieste risarcitorie da parte della società che dovrebbe realizzare il parco della memoria a Chieti Scalo.”
“Si tratta di una situazione grave e paradossale allo stesso tempo – conclude Argenio- che evidenzia l’inadeguatezza e l’impreparazione di tutto l’apparato politico ed amministrativo di questo Comune che, ormai dovrebbe essere chiaro a tutti, va riformato dalle fondamenta”.