Lo afferma il consigliere in Provincia a Chieti delegato per le problematiche petrolifere Franco Moroni che prosegue: “In seguito alla decisione del Comitato stiamo assistendo da alcuni giorni ad una serie di rivendicazioni circa questo risultato poco rispettose nei confronti di quelle persone ed enti che hanno messo a disposizione le loro professionalità sull’argomento. Per quanto ci riguarda, sia la Provincia, grazie all’impegno determinante profuso dal presidente Enrico Di Giuseppantonio, sia i 18 Comuni di un ampio comprensorio, nella loro azione di contrasto a tale progetto sono stati espliciti e determinati fin dal primo momento e, soprattutto, non hanno addotto alcuna motivazione ideologica a sostegno delle regioni del no – aggiunge il consigliere Moroni – abbiamo ascoltato la gente e soprattutto abbiamo valutato da un punto di vista tecnico e ambientale le conseguenze che un simile insediamento potrebbe determinare in un territorio con una fortissima vocazione turistica. E abbiamo tradotto le istanze che ci sono pervenute in atti formali. Il Consiglio Provinciale all’unanimità ha espresso la propria contrarietà al progetto, e nel suo no ha tenuto conto delle ricadute economiche negative in termini di immagine e in termini ambientali che un simile insediamento potrebbe provocare. La partita non è chiusa, la Provincia non abbasserà la guardia e vigilerà con attenzione su tutti i passaggi ulteriori di questa vicenda”.