“La nostra richiesta – spiega D’Amico nella lettera – non è futile e strumentale ma utile e necessaria alla luce del fatto che, in un momento delicato dal punto di vista economico e sociale come quello corrente, il panorama degli Enti e consorzi partecipati vanno semplificati ed aggregati per meglio concentrare le risorse umane e finanziarie disponibili, avere un’unica regìa nella programmazione dello sviluppo, utilizzare al meglio le professionalità insiste ed acquisite. In un momento in cui alla politica si chiedono tagli e sacrifici, più che mai utili al cospetto del tanti bisogni hanno i cittadini amministrati e dei sacrifici a questi si chiedono, non sono perdonabili ed ammissibili ritardi che parrebbero solo preservare situazioni di rendita”.