SPOLTORE. “L’IdV, nella quale per quasi dieci anni ho militato, ha scelto secondo me una strada insostenibile. Avrei potuto accomodarmi e sedermi su qualche poltroncina delle tante che la grande coalizione Pd-Idv-Terzo Polo punta a conquistare. Ho scelto un’altra strada”.
E l’altra strada per la quale ha optato Fabio Rosica, candidato alle prossime amministrative di Spoltore, consiste nella costruzione di quello che lui stesso definisce “un laboratorio politico e una casa comune con Rifondazione Comunista, Verdi, comitati e società civile”.
“Quando ho deciso di rompere con l’IdV” commenta Rosica “non pensavo che il mio impegno politico potesse proseguire in altra forma e, soprattutto, a così breve distanza temporale. Ero certo che avrei continuato un impegno civile con l’associazione (Espressione Libre) di cui faccio parte, provando ad incrociare le strade di tutti coloro che si rifiutano di arrendersi alla melassa della politica (anche) della mia città. L’IdV ha scelto secondo me una strada insostenibile. D’istinto e con il cuore mi sento di aderire alla proposta di Rifondazione e Verdi. Con umiltà darò il mio contributo in una sfida difficile sperando, come persona libera e indipendente, ormai fuori dalle (il)logiche partitocratiche, di poter raccogliere il sostegno di quei cittadini che non ne possono più di vedere Spoltore svilita e degradata. Ci sono tante energie sane a Spoltore che, andando al di là di candidature di partito o di bandiera, come proposto da Rifondazione e Verdi, credo possano contribuire al progetto, soprattutto le altre forze politiche della sinistra ‘sana’ e propositiva che auspico possano uscire allo scoperto, motivate da questa proposta realmente alternativa. Se insieme sapremo ispirarci alle splendide mobilitazioni del movimento per i beni comuni che hanno portato alla vittoria referendaria, così come a laboratori politici alla maniera di quello napoletano di De Magistris, penso che valga la pena per tutti noi di impegnarsi fino in fondo affinché questo straordinario progetto civico possa davvero riuscire a creare un nuovo modo di pensare e vivere la politica (e non solo locale)”.