Auto Blu, Cialente e i suoi 250mila km percorsi in un anno. La replica: Ho sempre sognato di fare il camionista

massimo_cialenteL’Aquila. “Il mio sogno da bambino era fare il camionista. Le cose sono andate diversamente e ho finito per fare il medico e il sindaco. Ammetto anche che quasi tutte le mattine vado a Firenze per prendere il caffè, ma (lo giuro), uso solo il mio elicottero personale”.

Massimo Cialente usa l’ironia per replicare a quanto scritto da Fosca Bischer e pubblicato oggi sul quotidiano Libero, dal titolo “La Casta che vive in auto blu”.

Nell’articolo si punta l’attenzione sul primo cittadino aquilano e sulla sua auto blu che, secondo il quotidiano diretto da Maurizio Belpietro, “in un anno ha percorso 250 mila km. Sicuramente la zona è trafficata e il primo cittadino che ancora insegue i postumi del terremoto avrà dovuto fare lunghi giri in città e dintorni e spesso recarsi a Roma per spingere questa o quella pratica. Ma 250 mila km in un anno significano 685 km al giorno ogni giorno tutti e 365 giorni dell’anno. Se mai una domenica il sindaco avesse deciso di starsene in panciolle a casa sua lasciando in garage l’auto blu, il lunedì ha dovuto recuperare la pigrizia con un viaggio da 1.370 km in giornata. Difficile da credere”.

I dati sono stati estrapolati da una ricerca del Formez, che ha censito nel 2011 le auto blu delle pubbliche amministrazioni.

“L’unica auto di colore blu che io conosca è la mia vecchia Panda” commenta Cialente “con la quale mi muovo per gran parte della giornata, rinunciando alla macchina di servizio anche per appuntamenti istituzionali per i quali avrei diritto a utilizzarla. Il mezzo che mi mette a disposizione il Comune per i miei spostamenti (una Fiat ‘Bravo’ 1600), percorre pochi chilometri e ne faccio uso solo per lo stretto indispensabile ed esclusivamente per motivi istituzionali”.

Cosa è successo, dunque? “E’ possibile che, nel compilare i questionari, la struttura comunale di competenza abbia commesso qualche leggerezza” conclude Cialente “ma un’organizzazione della portata del Formez aveva l’obbligo di verificare con puntualità i dati, segnalando anomalie come queste. Ne consegue che sull’attendibilità del censimento è lecito avanzare più di una perplessità”.

 

La precisazione del Formez. Riguardo alle elaborazioni del quotidiano “Libero” sul censimento sulle auto di rappresentanza della PA, contenute nell’articolo “I nostri politici vivono in auto blu” a firma Fosca Bincher dello scorso 3 marzo, Formez PA precisa che l’articolo collega erroneamente i dati sul numero delle auto relativi al 2011 con i dati relativi al chilometraggio 2010 (quelli 2011 saranno disponibili solo dopo il monitoraggio avviato in questi giorni). L’articolo assegna l’uso delle auto blu esclusivamente al Sindaco o al Presidente dell’ente, mentre spesso tali vetture risultano a disposizione anche di uffici e servizi: ad esempio, il Comune dell’Aquila per il 2011 non ha dichiarato alcuna auto assegnata “ad personam”. Alcune parti dell’articolo hanno provocato le reazioni di enti chiamati in causa, in particolare la Regione Veneto e il Comune dell’Aquila. Il Presidente Luca Zaia e il Sindaco Massimo Cialente hanno contestato la correttezza dei dati, arrivando a confutare l’attendibilità del monitoraggio realizzato da Formez PA su incarico del Ministero della PA. Il senatore Gianvittore Vaccari si è spinto ad invocare la chiusura di Formez, in quanto colpevole di “taroccaggio fatto con certosina abilità”. A parte i profili diffamatori dell’affermazione del senatore Vaccari, su cui Formez si riserva di agire nelle sedi deputate, si precisa ancora una volta che i dati sono raccolti ed inseriti direttamente dalle singole amministrazioni attraverso i questionari on line. Se quindi qualche dato è raccolto con “superficialità”, come dichiara il Presidente Zaia, ciò non è in alcun modo imputabile al Formez (che peraltro mette a disposizione, oltre a guide e faq on line, un help desk telefonico specializzato). Il Formez non interviene in nessun caso sui dati, ma invita le singole amministrazioni a provvedere alle eventuali correzioni e anomalie. Tutti i dati e i questionari sono pubblicati on line in modo trasparente e accessibile a chiunque. Nei casi della Regione Veneto e del Comune dell’Aquila, è possibile che le strutture competenti, come ha peraltro dichiarato il Sindaco Cialente, abbiano commesso degli errori nelle dichiarazioni. Tuttavia le singole amministrazioni, oltre ad inserire i dati, hanno accesso alla propria scheda e possono controllare e correggere tutti gli inserimenti effettuati (tale operazione non può essere svolta da Formez PA). Il sistema, fra le altre cose, permette immediatamente il controllo dei dati sulla percorrenza, calcolando in automatico la percorrenza media di ciascuna auto. Oltre un mese fa, infine, fu mandata alle amministrazioni una ennesima mail chiedendo di controllare ulteriormente la correttezza dei dati immessi. Lo spirito del censimento, previsto dai decreti della Presidenza del Consiglio, è quello di collaborare con le amministrazioni per dare al cittadino la fedele fotografia dell’utilizzo delle autovetture di rappresentanza e di servizio, e così contribuire al rafforzamento di un rapporto di fiducia nello Stato che può essere incrinato dalla percezione di abusi veri o presunti. Tale spirito, al di là di errori materiali da parte delle amministrazioni nella comunicazione dei dati e dell’eccessiva enfasi che ne deriva in alcune ricostruzioni giornalistiche, sta producendo importanti risultati in termini di trasparenza ed efficienza.

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