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Avezzano, Proto (IdV) contro ridimensionamento scolastico: più spese e meno cultura

Avezzano. “Mentre le Scuole Superiori di Avezzano cercano di portare avanti con grande fatica un anno scolastico funestato dal frettoloso decisionismo edilizio della Provincia e, come era prevedibile, dall’inclemenza del tempo, ora anche l’Ufficio Scolastico della Regione si scatena contro le attuali strutture scolastiche deliberando i famigerati accorpamenti “ridimensionatori” della rete del prossimo anno scolastico, così facendo un gradito favore alle ultime velleità in materia di “Campus Mania Edificatoria” che l’attuale Giunta Comunale di Avezzano sta proponendo e imponendo alla cittadinanza. Si preannuncia pertanto, anche per il prossimo anno scolastico, un’altra sostanziosa perdita di studi e valore per i nostri ragazzi e le loro famiglie”. Lo ha dichiarato Lucia Proto, Responsabile Abruzzo IdV Donne che ribadisce la propria contrarietà ad una manovra che sarebbe “dannosa per la cultura” e favorirebbe il pendolarismo.

“Decisioni che provocano enormi sconvolgimenti nella vita ed economia dei luoghi, con effetti contrari e negativi sulla cittadinanza. Particolarmente dannosi ci appaiono, per le distanze chilometriche, gli accorpamenti di Cerchio con Pescina e San Benedetto con Gioia, oltre alla solita nefanda volontà di sopprimere le Scuole Primarie Corradini – Fermi di Avezzano. Queste forze politiche non si sono accorte che i tempi e i fatti nel Paese sono cambiati e non sono capaci di tornare indietro su tutto quanto di riduttivo e nefando deciso all’epoca del berlusconismo. Ben venga l’inchiesta della Procura in quanto anche la sottoscritta ha da tempo richiesto l’accesso agli atti e perché dovranno spiegare come è possibile demolire edifici pubblici agibili e funzionanti, affidarne la ricostruzione a ditta della … Sardegna, con progetti sbagliati e comunque remunerati a tecnici della …. Sicilia. Questi inutili sprechi, fortemente voluti, di denaro pubblico andrebbero ormai evitati per il rispetto dei sacrifici delle famiglie e indirizzati veramente su attività produttive creatrici di sviluppo e progresso”. Secondo Lucia Proto ci sarebbe un disegno politico per colpire scuole, ospedali e tribunali e “svuotare le comunità di tutto quanto è civile, istituzionale e sociale ottenuto con progresso e sacrifici, senza considerare la sopraggiunta crisi che ha colpito i redditi delle famiglie sempre più in difficoltà per gli aumenti dei carburanti e le carenze dei mezzi di trasporto pubblico e privato”.