Pescara. Tornano a protestare i commercianti di Portanuova, “isolati” dal piano traffico e dai sensi du marcia che non portano automobili e clienti verso la zona sud-est della città. Stufi delle ripetute promesse dell’assessore alla Traffico, lanciano un ultimatum per gli “ultimi quindi giorni”.
“Nonostante la campagna elettorale dell’attuale Giunta sul ripristino della viabilità originaria e nonostante innumerevoli annunci e proclami dell’assessore al traffico, Berardino Fiorilli, la situazione è ancora ferma”, afferma indignata in una nota l’associazione Terra Nostra, formata dai commercianti della zona di Pescara Portanuova. “L’assessorato ha dato priorità e si sta occupando di stravolgere la viabilità in altre aree di Pescara tralasciando la nostra annosa richiesta. Ricordiamo anche l’annuncio perentorio dell’assessore sui ‘quindici giorni’ di tempo dopo la reinversione di Via Bastioni e anche lo scorso anno, ad agosto, furono annunciati i quindici giorni di tempo. Le attività produttive di via D’Avalos, via Vespucci , Via Bardet, via Marco Polo continuano ad avere difficoltà ad essere raggiunte, gli automobilisti , residenti e non, sono costretti ad allungare i tempi di percorrenza per entrare ed uscire da questa area urbana : oggi siamo arrivati al punto in cui non accettiamo più alcuna proroga ed inviamo un ultimatum all’amministrazione comunale ed all’assessore Fiorilli: se entro quindici giorni non ci sarà la reinversione delle vie prenderemo i nostri opportuni e doverosi provvedimenti” .
Non lascia scampo l’annuncio di Terra Nostra, che già da gennaio 2009 ha presentato un’istanza al Comune di Pescara per il ripristino della viabilità originaria di Portanuova, “modificata dal piano traffico dell’ex assessore Mancini a seguito della chiusura di via Antonelli per il riaccorpamento della pineta D’Avalos”. “In quella istanza”, spiegano i rappresentanti dell’associazione, “proponemmo anche soluzioni per snellire il traffico che vede congestionate le due arterie di Via Marconi e Via D’Annunzio con l’attuale piano traffico e che vede isolata un’intera area della città. C’era soprattutto bisogno di ripristinare uno sbocco diretto al mare, rappresentato da viale Vespucci,in quanto da via Pepe al Ponte Risorgimento tale sbocco è occluso con l’attuale senso invertito ed innaturale di Via Vespucci e Via Marco Polo. La modifica fu fatta per risolvere il problema dell’inquinamento ma di fatto ne ha peggiorato la situazione con le congestioni del traffico e l’aumento dei tempi di percorrenza”.
Cadde il centrosinistra e arrivarono Mascia e Fiorilli: “All’attuale Giunta”, continua Terra Nostra, “chiedemmo, appena dopo l’insediamento, di rispolverare la nostra istanza, anche in virtù del referendum sul quale fummo chiamati ad esprimerci, e per le problematiche derivanti dal percorso “forzoso”dei mezzi pubblici con l’occlusione in alcuni incroci stretti e rotatorie ‘amorfe’. Tale scelta politica oltre che aumentare i tempi di percorrenza delle automobili isolarono dal flusso viario importanti strade di Portanuova a forte vocazione commerciale. E’ storicamente dimostrato che il traffico e la viabilità sono il sangue del commercio e tali scelte di isolamento hanno creato diminuzione di introiti per le attività produttive esistenti in quell’area urbana”.
“Con la scelta del ripristino viario, Portanuova potrebbe tornare ad essere più fluida e le attività produttive potranno essere facilmente raggiungibili”, conclude la nota.
Daniele Galli