Il Presidente ha chiesto all’aula di osservare un minuto di silenzio per le 309 vittime del sisma aquilano, ricordando anche i recenti attentati di Londra e San Pietroburgo.
“Del tremendo sisma del 2009 portiamo tutti ferite ancora aperte – ha detto Di Pangrazio – Basti pensare ai danni che hanno subito gli edifici regionali, alla perdita di un nostro dipendente, a diversi dipendenti regionali che sono stati colpiti negli affetti, ai ragazzi morti nella casa dello studente, fino alle tante morti di cittadini aquilani e non, che hanno toccato e cambiato la vita a molti di noi ed alle persone che conosciamo.
La mia vicinanza e quella dell’intera Assemblea è rivolta a tutte le famiglie colpite dal sisma del 2009. Ho espresso inoltre il desiderio di un Abruzzo che può e deve aspirare ai migliori modelli di ricostruzione candidando l’Aquila e la Regione intera ad essere protagonisti di un grande progetto pilota per quanto riguarda la legislazione regionale sul terremoto, i modelli di ricostruzione e soprattutto per la prevenzione.
L’Aquila – ha aggiunto Di Pangrazio – è l’esempio di una città capoluogo ricostruita partendo dal suo importante centro storico ma è anche l’esempio di una ricostruzione che ha saputo adottare soluzioni tecnologiche all’avanguardia e intelligenti”.