Chieti. “Le affermazioni del Sindaco di Chieti Umberto Di Primio secondo cui bisognerebbe “salvare l’Italia da Grillo” appaiono grottesche e sprezzanti del ridicolo”.
Così in una nota la consigliera regionale del M5S, Sara Marcozzi, ed i coniglieri comunali Ottavio Argenio e Manuela D’Arcangelo, che aggiungono: “Nelle ultime settimane il desaparecido sindaco Di Primio, indagato per corruzione all’interno delle inchieste su “Megalò 3”, ha nell’ordine: 1. taciuto sulla nostra richiesta di NON rinnovare le autorizzazioni all’impianto ex SEAB a causa dei troppi incidenti e roghi; 2. taciuto sulla situazione dei piccoli commercianti, del Comitato VIA e delle autorizzazioni per Megalò 2; 3. taciuto gli indici di vulnerabilità sismica degli edifici scolastici (dati in possesso del Comune da anni). Ha, invece, ritenuto di doversi pronunciare in favore del costosissimo e dannoso nuovo Ospedale in Project Financing promosso dal Gruppo Maltauro (quello indagato per corruzione nei casi Mose ed Expo 2016), cosa che ci fa ritenere che non abbia letto neanche un documento a riguardo, figurarsi il Piano Economico e Finanziario. Inoltre, nonostante tutte queste evidenti emergenze, l’unica cosa che è riuscito a proporre è stata la realizzazione di un impianto di Funivia da 16 milioni di Euro! Cosa che ci ha fatto evidentemente rimpiangere il suo silenzio! E il pericolo sarebbe Grillo? Piuttosto qualcuno ci salvi da lui! Di Primio si dimetta per manifesta incapacità ad amministrare oppure se ne torni nel suo silenzio!”.